L'ambasciatore cinese Zheng Zeguang bandito dal parlamento britannico

L'ambasciatore cinese Zheng Zeguang bandito dal parlamento britannico

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All'ambasciatore cinese nel Regno Unito è stato detto che non può entrare in Parlamento finché restano in vigore le sanzioni contro un certo numero di parlamentari e cittadini britannici. Zheng Zeguang avrebbe dovuto partecipare a un ricevimento alla Camera dei Comuni invitato dal gruppo interpartitico sulla Cina. 

Ma dopo le proteste, lo speaker Sir Lindsay Hoyle e il Lord Speaker Lord McFall hanno deciso di vietare l’ingresso in Parlamento al diplomatico di Pechino. 

L'ambasciata cinese ha affermato che si tratta di una decisione "spregevole e codarda" che danneggerebbe gli interessi di entrambi i paesi.

Il divieto, riportato per la prima volta dal Daily Telegraph, arriva in un momento in cui le tensioni tra i due governi sono alte.

Perché si è arrivati a questo punto?

L'ex leader conservatore Sir Iain Duncan Smith, il crossbecher Lord Alton, la baronessa laburista Kennedy e i parlamentari conservatori Tim Loughton e Nusrat Ghani, hanno affermato che ammettere l'ambasciatore in parlamento sarebbe stato un "insulto".

"Noi sanzionati accogliamo con favore la forte presa di posizione di principio del Presidente e del Lord Speaker nel difendere la libertà di parola nella madre dei parlamenti sostenendo quei parlamentari che sono stati sanzionati dalla Cina", hanno affermato alcuni dei sanzionati.

Le sanzioni della Cina contro sette parlamentari sono state imposte a marzo, in risposta alle manovre destabilizzanti dei britannici sulla questione degli uiguri nello Xinjiang. La regione autonoma a prevalenza musulmana che l’occidente vorrebbe utilizzare per attaccare e destabilizzare Pechino. 

Da notare che la mossa di Pechino giunse solo in risposta e quindi secondo il principio diplomatico della reciprocità, dopo che Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada e Unione Europea imposero sanzioni ai funzionari cinesi ritenuti responsabili di violazioni dei diritti umani nel territorio.

Secondo quanto riporta il quotidiano cinese Global Times da parte cinese si è trattato di una risposta necessaria nei confronti di chi aveva diffuso voci calunniose e disinformazione sullo Xinjiang cinese e alle sanzioni unilaterali contro il personale e le istituzioni pertinenti in Cina da parte del Regno Unito con il pretesto di questioni relative allo Xinjiang. Quindi, il divieto da parte del Parlamento del Regno Unito all'ambasciatore cinese di partecipare agli eventi riflette la mentalità ristretta e parrocchiale di alcuni individui nel Regno Unito.

 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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