Mosca? No Parigi: proteste contro i tagli dei posti di lavoro e la legge sulla sicurezza
I nostri media si sono astenuti di fare il minimo cenno, tutti concentrati sui 4 gatti che in Russia hanno manifestato a favore di Alexei Navalny, definito principale oppositore di Putin pur avendo un partito che in termini di consensi potremmo paragonarlo al nostro Partito dei Pensionati.
Tagli ai posti di lavoro e le legge sulla sicurezza globale sono stati i temi delle proteste di oggi a Parigi che ha visto insieme sindacati e Gilet Gialli.
Altri eventi sono stati organizzati in Francia, come Vannes , Rennes o Marsiglia Il disegno di legge globale sulla sicurezza è stato adottato in prima lettura dall'Assemblea nazionale e gdovrebbe essere esaminato dal Senato a marzo. I suoi oppositori chiedono in particolare il ritiro del suo articolo 24, che vieta la diffusione di immagini di membri delle forze di sicurezza con l'intenzione di nuocere alla loro integrità "fisica o mentale" - un articolo di cui la maggioranza presidenziale ha annunciato l'intera riscrittura. Oltre a denunciare anche il "riciclaggio" nell'articolo 18 del disegno di legge sul "separatismo".
Gli oppositori del Comprehensive Security Bill chiedono anche il ritiro degli articoli 21 e 22 relativi all'uso di telecamere pedonali e droni da parte della polizia, nonché l'abolizione del nuovo Piano nazionale per il mantenimento della sicurezza. ”Ordine (SNMO).
Il rappresentante sindacale della Polizia di Vigi, Noam Anouar, si è detto contrario su RT France al Global Security Act perché “la sicurezza dei nostri concittadini deve rimanere una missione sovrana dello Stato e la polizia deve poter lavorare in piena trasparenza, senza paura di "essere filmato o scoperto". "Più passa il tempo, più persiste l'idea che questo governo non cederà", lamenta.
Loi Sécurité globale : «On utilise la peur pour faire passer des lois liberticides»#loiSecuriteglobale #Paris
— RT France (@RTenfrancais) January 23, 2021
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?? https://t.co/vUEj6sm6q1 pic.twitter.com/RWF99yAs8N
Il segretario del comitato economico e sociale TUI France Lazare Razkallah ritiene che "quando si danno soldi a un'azienda in difficoltà [...] in cambio, non bisogna licenziare!" Ricorda che in Francia il gruppo TUI ha ricevuto circa cento milioni di euro di aiuti di Stato ma licenzia i lavoratori.
????Lazare RAZKALLAH, secrétaire du comité social et économique TUI France: « Quand on donne de l’argent à une #entreprise en difficulté (...) en contrepartie on ne doit pas licencier ! »#Licenciements #Paris #France #23janvier #AppelDesTui #COVID19 pic.twitter.com/ZG4Uh1dsOf
— Charles Baudry (@CharlesBaudry) January 23, 2021
Queste alcune voci di questa manifestazione. Effettivamente potevano trovare cittadinanza sui nostri media?