Mosca: Terroristi provenienti da Europa e Nord Africa rimasti uccisi in Siria per l'esplosione di sostanze chimiche
Ecco, quando sentirete parlare di uso di armi chimiche in Siria, sapete già chi è il vero colpevole, al di là di quello che dicono i media asserviti alla propaganda NATO.
Quattro terroristi, tra cui cittadini dell'UE e degli stati nordafricani, sono rimasti uccisi in un'esplosione in un deposito contenente munizioni e cloro che si stavano usando per preparare in provocazioni in Siria, ha riferito Alexander Grinkevich, vice direttore del Centro russo per la riconciliazione delle parti in conflitto in Siria.
Secondo le informazioni in possesso del centro russo, "l'11 ottobre, nell'area dell'insediamento di Maarat Al-Ikhwan (13 km a nord della città di Idlib), un deposito con munizioni e sostanze contenenti cloro preparato dai terroristi per provocazioni chimiche è esploso".
"Sul luogo dell'esplosione sono stati trovati i cadaveri di quattro miliziani, tra cui cittadini di Stati europei e nordafricani", ha informato Grinkevich.
Grinkevich ha invitato i capi dei gruppi armati illegali ad abbandonare le provocazioni e ad intraprendere la strada della regolazione pacifica della situazione nelle aree sotto il loro controllo.
Questo episodio evidenzia quanto sia spinosa la questione di Idlib, unica provincia siriana ancora controllata dai gruppi terroristici.
L'occidente, e in particolare, i paesi europei, se Idlib venisse liberata, avrebbe il problema di come gestire migliaia di terroristi di ritorno nelle loro nazioni.
Ecco perché Idlib è una linea rossa per l'occidente e non c'è un momento in cui l'esercito siriano è in procinto di organizzare una operazione militare per liberare questa provincia che, o le varie organizzazioni come i Caschi Bianchi in collaborazione con questi gruppi armati cercano di organizzare attacchi chimici per poi dare la colpa al governo siriano e scatenare un'offensiva della NATO.