Mottarone. L'interesse privato non è il motore della società
di Giorgio Mascitelli*
Senza entrare nel merito delle responsabilità individuali che verranno accertate dalla magistratura secondo tempi e modi previsti della legge, la vicenda della funivia del Mottarone nella sua dinamica generale sembra seguire una falsariga che abbiamo già imparato a conoscere: un servizio che dovrebbe essere pubblico viene appaltato a privati, qui con la variante che non è chiaro chi lo abbia deciso, per il quale la spesa per la manutenzione e la sicurezza viene tralasciata per ciniche ragioni di profitto.
Questa vicenda si presta a tre commenti:
il primo è che un fatto del genere rivela quanto venga considerata la vita umana rispetto al profitto, ma in fondo non è una novità, è sempre stato così;
il secondo è che, anche se i responsabili specifici del fatto verranno assicurati alla giustizia, la logica economica e politica che ha reso possibile eventi del genere non verrà minimamente modificata, anzi si discuterà di introdurre misure di sicurezza e la commissione che dovrà pensarle sarà presieduta da qualcuno che è assolutamente favorevole alla logica di affidamento ai privati di queste strutture ( come si può vedere dall'esempio che, avendo messo in luce il covid la necessità di una sanità pubblica diffusa, la commissione internazionale di consulenza sulle riforme auspicabili è stata affidata a un noto sostenitore della sanità privata, quale il senatore Monti).
In terzo luogo, come faceva notare una guida alpina della zona, la perdita della funivia sarà per il circondario un evento disastroso, vediamo cioè come l'interesse privato vada a colpire un insieme di altri interessi privati, in un'evidente crisi di razionalità, per cui l'affidamento dei servizi pubblici è fatto ai privati perchè nella dottrina main stream l'interesse privato è il motore della società, ma le conseguenze di questo affidamento vanno a danneggiare altri interessi privati.
*post Facebook del 26 maggio 2021. Pubblicato su gentile concessione dell'autore