Palestina: Israele sfrutta la pandemia per consolidare la colonizzazione
Il ministro degli Esteri palestinese ha denunciato che il regime israeliano sta sfruttando la pandemia di coronavirus per consolidare la colonizzazione dei suoi insediamenti.
Ieri, nel suo discorso al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite (UNHRC), Riad al-Maliki, ministro degli Esteri palestinese, ha criticato Israele per aver bloccato l'ingresso dei vaccini contro il coronavirus al popolo palestinese, specialmente nella Striscia di Gaza assediata. Ha denunciato che il regime sta sfruttando la pandemia per consolidare la sua occupazione.
Inoltre, ha respinto l'appello di diversi paesi affinché la Palestina dimentichi il punto 7 all'ordine del giorno di questo incontro, che si concentra sull'impatto dell'occupazione israeliana contro i diritti umani dei palestinesi e contro il loro diritto all'autodeterminazione.
Ha anche esortato la comunità internazionale a boicottare e vietare l'ingresso di prodotti dagli insediamenti coloniali israeliani, vietare il commercio con gli insediamenti.
Al-Maliki ha affermato che la Palestina continuerà a rivendicare i propri diritti in altre sedi internazionali, ringraziando così la sentenza della Corte internazionale di giustizia (ICJ) per aver confermato la sua giurisdizione sui territori occupati.
Ha anche sottolineato che lo svolgimento delle elezioni generali in Palestina provocherà un fronte unito contro Israele e una riconciliazione nazionale, e quindi ha chiesto sostegno alla comunità internazionale sia per le elezioni che per la soluzione dei due Stati e per l'Iniziativa dei paesi arabi, per la costituzione di uno Stato Palestinese Indipendente con la capitale Al-Quds (Gerusalemme) est, garantendo il diritto al ritorno ai rifugiati.