Parlamentare australiano chiede a Trump di perdonare Assange

Parlamentare australiano chiede a Trump di perdonare Assange

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

 

Il deputato australiano George Christensen ha chiesto a Donald Trump di perdonare il fondatore di WikiLeaks e connazionale Julian Assange finché può, dato che sembra essere l'ultimo mese del presidente degli Stati Uniti allo Studio Ovale.

Christensen - un membro del Liberal National Party che rappresenta Dawson, Queensland - ha lanciato una petizione questa settimana incoraggiando il presidente a perdonare il giornalista, che rischia fino a 175 anni di carcere per aver pubblicato materiale riservato. Christensen è apparso anche su Sky News Australia per sostenere il suo caso. Ha spiegato che Assange "è stato un obiettivo dei Democratici", sottolineando che la sua persecuzione è iniziata sotto l'amministrazione dell'ex presidente Barack Obama.

"Voglio dire, Hillary Clinton odia il suo coraggio, ovviamente, per aver smascherato chi era la vera Hillary, e hai avuto una guerra contro Assange da parte dei Democratici e del Deep State", ha affermato, sottolineando che il presidente neoeletto Joe Biden ha definito Assange un criminale e un "terrorista hi-tech".

Il parlamentare ha affermato che la grazia è "un modo in cui Donald Trump può difendere la libertà di parola" e contro l'establishment democratico, e gli consentirebbe anche di "colpire il Deep State al cuore".

Al centro del “grande documento di democrazia degli Stati Uniti che è la Costituzione degli Stati Uniti” c'è la libertà di parola e la libertà di stampa, ha proseguito Christensen, prima di concludere: “Quindi spero che perdonerà Julian Assange. È la cosa giusta da fare."

Ieri, Stella Morris, la compagna di Assange e madre dei suoi figli, ha detto al governo australiano nella sua intervista a Sky News Australia di "prendere il telefono e parlare con i suoi più stretti alleati" per liberare Assange.

Assange è attualmente imprigionato nella famigerata prigione di Belmarsh nel Regno Unito - che ha ospitato alcuni dei terroristi più importanti della Gran Bretagna - in attesa di un verdetto sulla sua estradizione negli Stati Uniti.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

Potrebbe anche interessarti

Strage di Suviana e la logica del capitalismo di Paolo Desogus Strage di Suviana e la logica del capitalismo

Strage di Suviana e la logica del capitalismo

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda di Geraldina Colotti Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

La tigre di carta è nuda di Clara Statello La tigre di carta è nuda

La tigre di carta è nuda

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Lenin, un patriota russo di Leonardo Sinigaglia Lenin, un patriota russo

Lenin, un patriota russo

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE di Gilberto Trombetta L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

Il salto tecnologico della Cina e il QE (di guerra) di Draghi di Pasquale Cicalese Il salto tecnologico della Cina e il QE (di guerra) di Draghi

Il salto tecnologico della Cina e il QE (di guerra) di Draghi

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti