Prof. Geminello Preterossi: “Il Coronavirus è come l’euro. E' stato trasformato in un assoluto indiscutibile"

Prof. Geminello Preterossi: “Il Coronavirus è come l’euro. E' stato trasformato in un assoluto indiscutibile"

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Nel suo intervento al Convegno “Rovesciare la piramide: contro la restaurazione e il pensiero unico“, svoltosi al Teatro Garbatella sabato 19 settembre, il professore di Sociologia all’Università di Salerno, Geminello Preterossi, sottolinea come da trent’anni la politica in Italia non ci sia di fatto più perché non crede più a niente. “Lo stato è stato reso funzionale al neo-liberismo: è l’unica ideologia possibile e quindi si nega il conflitto. C’è il pilota automatico: votate tanto è inutile e lo ha detto chi oggi è al governo del paese, senza nessuna legittimità politica e democratica”.

“Il Coronavirus è come l’euro. Nel senso che è stato trasformato in un assoluto indiscutibile. Per decenni non si è potuto parlare di euro - magari solo a livello accademico - ma come diventa un fatto politico (guardate la vicenda del veto a Savona) c’è il blocco totale. Oggi sul coronavirus: il Green Pass segna una deriva anti-democratica non tollerabile: perché una categoria di cittadini che applica liberamente un diritto di scelta in assenza di obblighi o divieti debba essere limitato fortemente nei suoi diritti è un mistero senza soluzione. Significa calpestare al fondamento principi di civiltà giuridica e direi di razionalità”, sottolinea Preterossi.

C’è un nesso. L’uso politico e mediatico, prosegue il Professore, serve a creare una nuova forma di governo tecnocratico-emergenziale che nega la democrazia. “Si è cominciato con i diritti sociali, poi i diritti politici – con la democrazia in Italia disattivata da tempo - e si finisce con i diritti civili e le libertà classiche. Il nemico numero uno anche del liberalismo è il neo-liberalismo”.

In un quadro di servilismo mediatico vergognoso, Preterossi arriva ad una domanda fondamentale. “Dobbiamo avere il coraggio di dire che il Re è Nudo. Quello che viene veicolato come vero e assoluto è falso. In giro di gente che ha capito come stanno le cose ce n’è tanta, ma il problema è: chi ci rappresenta? Chi ci organizza?”.

E poi il professore - che ricorda come in Francia i sindacati sono in piazza a lottare e qui a vendere i diritti - sottolinea: "Bisogna far crescere un vento che spazzi via il puzzo – come lo chiamava Paolo Borsellino - di una classe politica mefitica, alla frutta, disperata e per questo incattivita. E’ l’incattivimento del neoliberismo che porta alla stretta antidemocratica attuale”

Il governo, prosegue Preterossi, oggi è l’opposto di quello che hanno votato gli italiani e significa che c’è un grande problema di potere. “Se si vuole contrastare il potere attuale bisogna creare un’energia politica, un potere nostro che imponga almeno un compromesso, altrimenti saremmo schiacciati. Questa è la ristrutturazione del capitalismo. Un sistema alla frutta che lotta per resistere e che fra poco ci chiederà il conto: ‘se volete tenere in piedi il sistema dell’euro – e noi lo vogliamo mantenere in piedi perché siamo autolesionisti – implicherà tagli feroci a quello che è stato distrutto.’

E infine: “Ci dicono che fanno tutto per la sanità. L’hanno distrutta in nome dell’Europa ed è intollerabile che chi ha distrutto lo stato sociale in nome dell’Europa adesso si copra di moralismo senza morale. Quello che abbiamo bisogno è di senso etico e politico vero e non di moralismo senza morale”.  

 

L'intera visione del discorso di Preterossi è altamente consigliata e la trovate di seguito:

 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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