#SOSColombia: repressione brutale del regime di Duque. I morti salgono a 27

#SOSColombia: repressione brutale del regime di Duque. I morti salgono a 27

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

Il bilancio della repressione in Colombia è pesante: il ‘Comité Nacional del Paro de Colombia’ ha denunciato che la repressione delle forze di sicurezza durante le manifestazioni contro la riforma fiscale ha provocato, secondo dati ancora provvisori, 27 morti e circa 124 feriti. 

Secondo il comitato che anima le proteste contro le politiche neoliberiste del regime di Duque, dal 28 aprile al 2 di maggio, sono stati segnalati 1.089 casi di violenza della polizia e 27 manifestanti uccisi, 12 dei quali a Cali, capitale del dipartimento sud-occidentale della Valle del Cauca.

Tuttavia, il bilancio è ancora provvisorio, perché la repressione continua. Soprattutto in vari settori della città di Cali, particolarmente a Siloé, dove organizzazioni umanitarie hanno denunciato la morte di almeno due persone.

Inoltre, secondo il resoconto del comitato, 13 feriti avrebbero riportato lesioni agli occhi. Una pratica, quella di mirare agli occhi, che abbiamo già visto utilizzata dalle forze di sicurezza in Cile. Sono stati inoltre segnalati sei atti di violenza sessuale, 726 detenzioni arbitrarie e 45 difensori dei diritti umani limitati nell'esercizio delle loro funzioni.

I leader dello sciopero hanno assicurato che, nonostante il presidente Iván Duque abbia ritirato il controverso progetto di riforma fiscale, le proteste continueranno contro la militarizzazione delle città.

Chiedono anche il ritiro della riforma sanitaria, lo smantellamento della Squadra mobile antisommossa (Esmad) della Polizia nazionale, responsabile di innumerevoli abusi di potere, e una massiccia vaccinazione contro il Covid-19. 

Neoliberismo e repressione brutale del regime. Questi sono i principali problemi per il popolo colombiano. Per questo mercoledì 5 maggio è stata indetta una nuova giornata nazionale di protesta, alla quale parteciperanno diverse piattaforme sociali e centrali dei lavoratori.

L’Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani in Colombia ha denunciato sul proprio account Twitter che diversi membri della commissione hanno ricevuto minacce e attacchi nella città di Cali.

“Mentre stavamo monitorando la situazione dei diritti umani a Cali, non ci sono stati spari diretti contro il team delle Nazioni Unite per i diritti umani. Tuttavia, altri membri della commissione hanno ricevuto minacce e attacchi, oltre a colpi di arma da fuoco dalla polizia, senza che nessuno venisse colpito”, ha sottolineato l'organizzazione internazionale.

In una dichiarazione sul suo account Twitter, il commissario Juliette de Rivero ha accusato la polizia di aver attaccato i membri della commissione che dirige a Cali.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

Potrebbe anche interessarti

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela di Geraldina Colotti 28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino" di Clara Statello Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico di Leonardo Sinigaglia 25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite di Pasquale Cicalese L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE di Giuseppe Masala Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti