Stop sanzioni alla Siria: 500 personalità, da tutto il mondo, lanciano appello a Papa Francesco
Più di 500 personalità da tutto il mondo, alcune delle quali di origine siriana, hanno invitato Papa Francesco, a lavorare e ad adoperarsi per revocare le misure economiche ingiuste e coercitive imposte dai paesi occidentali contro il popolo siriano che prende di mira i propri mezzi di sussistenza. Lo riporta l'agenzia di stampa SANA.
Nella lettera a Papa Francesco scritta in occasione dei dieci anni di guerra terroristica inflitti alla Siria, queste personalità hanno ricordato che le ingiuste misure coercitive hanno causato una tragedia umana che tende a diventare una situazione catastrofica se non viene affrontata rapidamente, soprattutto con alcune potenze egemoniche che lavorano per intensificare queste sanzioni che prendono di mira il popolo siriano.
I firmatari hanno affermato che la guerra terroristica e le sanzioni hanno causato la sofferenza del popolo siriano a causa della mancanza di cibo e di altri rifornimenti umanitari senza alcun diritto.
Allo stesso tempo, hanno indicato che la Siria prima del 2011 era uno dei paesi più produttori di grano e cibo in Medio Oriente, facendo luce sulla ricca storia e sull'alta cultura del popolo siriano.
La lettera ha citato il rapporto della relatrice speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani Alena Douhan, scritto il 29 dicembre scorso lanciando l'appello per la rimozione di queste misure coercitive unilaterali, ribadendo che le sanzioni imposte alla Siria hanno impedito l'invio di aiuti umanitari da parte di alcune istituzioni temendo di essere sottoposte a misure di ritorsione.
I promotori della missiva hanno anche invitato Papa Francesco "ad agire con urgenza, altrimenti la situazione in Siria peggiorerà e assisteremo a una ripetizione della catastrofe che ha colpito l'Iraq a seguito delle sanzioni prima del 2003. Non abbiamo dubbi sulla capacità del Papa di essere un forte difensore della pace e della giustizia per il popolo siriano ".
I firmatari hanno concluso il loro messaggio affermando che la Siria è un paese meraviglioso con una ricca storia e cultura ed è noto per la convivenza tra le sue varie componenti.