I canali del conflitto e il mondo del lavoro

I canali del conflitto e il mondo del lavoro

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!



RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO, CHIEDENDO MASSIMA DIFFUSIONE


-----------------------

Canali del conflitto. Lavoratrici e lavoratori della catena del valore dentro gli impatti della guerra e della crisi ambientale: iniziativa 10 febbraio, Genova

DA USB.IT

La guerra va fermata, l’invio di armi ai quattro angoli del mondo va fermato. Bisogna agire contro la guerra che è la principale minaccia che agisce sul pianeta, ma per farlo occorre mobilitarsi in qualunque parte del mondo a partire dai luoghi lavoro. Bisogna ripensare al modello di sviluppo dell’economia anche per evitare gli impatti, a breve e lungo termine, degli effetti del cambiamento climatico che impatta oramai ovunque colpendo innanzitutto le zone più povere del pianeta.

I padroni continuano a cercare solo i loro profitti immediati, ma chi lavora dentro le catene produttive e di approvvigionamento sa bene che la crisi è imminente, anzi è  letteralmente già tra di noi.

Dobbiamo chiamarlo col suo nome: è il capitalismo. Le guerre ne sono l’espressione, la conflittualità in atto non è che l’inevitabile conferma di un modello che mette al centro gli interessi privatistici a danno delle comunità e di chi lavora.  La distruzione dell’ambiente non è che l’altra faccia di questa medaglia che vede soppiantati gli interessi della collettività al solo scopo di garantire il profitto per pochi.

La crisi del Medio Oriente, il massacro del popolo della Palestina e le conseguenti tensioni nel canale di Suez oggi toccano direttamente le nostre tasche.

Come?

Si calcola che attraverso il canale di Suez passano circa 31 milioni di tonnellate di merci, e noi sappiamo che 40% del Pil Italiano viene rappresentato dall’export. Il nostro paese è direttamente interessato da quanto accade in quell’area: portualità, logistica, produzione, commercio. Settori della catena del valore che vengono impattati direttamente e che oggi in Italia subiscono già dei preoccupanti rallentamenti.

Con lo sguardo rivolto alla giornata e al corteo genovese del giorno 11 febbraio, alla giornata di mobilitazione generalizzata del 23 Febbraio e alla immediatamente successiva manifestazione nazionale a Milano del 24 Febbraio, per fermare il genocidio a Gaza, la Categoria Operaia di USB vuole mettere in campo una prima iniziativa pubblica dove confrontarci sui fattori scatenanti della crisi globale, dei conflitti, del clima e degli impatti conseguenti su tutta la catena del valore e quindi sulle condizioni di salario e di vita di milioni di lavoratrici e lavoratori.

Per la pace, la giustizia ambientale, bisogna continuare a mobilitarsi dal basso.

Assieme alla Categoria Operaia di USB, saranno presenti e contribuiranno all’iniziativa:

  • Giuliano Mariucci (Ottolina TV)
  • Markos Bekris (Sindacato Portuale PAME ENEDEP)
  • Gabriele Rubini (Chef Rubio)
  • Giorgio Cremaschi & Marta Collot (Potere al Popolo)
  • Rajeh Zayed (Presidente Unione Democratica Arabo-Palestinese)
  • Riccardo Degli Innocenti  (Ricercatore)

Il 10 FEBBRAIO 2024 alle ore 10.30

presso il “Music for Peace" di Via Balleydier 60, GENOVA

Quando Mario Monti parla di "sacrifici".... di Fabrizio Verde Quando Mario Monti parla di "sacrifici"....

Quando Mario Monti parla di "sacrifici"....

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela di Geraldina Colotti 28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

La macchia indelebile di Odessa di Giorgio Cremaschi La macchia indelebile di Odessa

La macchia indelebile di Odessa

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'Italia boicotta l'inaugurazione di Putin. Le parole di Tajani di Marinella Mondaini L'Italia boicotta l'inaugurazione di Putin. Le parole di Tajani

L'Italia boicotta l'inaugurazione di Putin. Le parole di Tajani

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Quando il bonus è un malus di Giuseppe Giannini Quando il bonus è un malus

Quando il bonus è un malus

La Festa dei precari e dei sottopagati di Gilberto Trombetta La Festa dei precari e dei sottopagati

La Festa dei precari e dei sottopagati

Meloni a Tripoli: i punti segreti dell'incontro di Michelangelo Severgnini Meloni a Tripoli: i punti segreti dell'incontro

Meloni a Tripoli: i punti segreti dell'incontro

VOLA IL COMMERCIO TRA CINA E PAESI DEI BRICS  di Andrea Puccio VOLA IL COMMERCIO TRA CINA E PAESI DEI BRICS 

VOLA IL COMMERCIO TRA CINA E PAESI DEI BRICS 

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Gibuti, il porto di tutti.... tranne che dei gibutiani! di Paolo Arigotti Gibuti, il porto di tutti.... tranne che dei gibutiani!

Gibuti, il porto di tutti.... tranne che dei gibutiani!

Astensionismo, le ragioni di Michele Blanco Astensionismo, le ragioni

Astensionismo, le ragioni

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti