Questa è la prima causa di questo tipo. Mercoledì 27 maggio, il tribunale amministrativo di Colonia ha esaminato in una prima udienza la denuncia presentata lo scorso anno da tre cittadini yemeniti contro la Germania per il suo coinvolgimento nella campagna americana di omicidi mirati tramite droni in Yemen. Lo riporta
Basta!
Tre membri della famiglia Ali Jaber hanno presentato, il15 ottobre 2014, denuncia contro il governo tedesco per la sua responsabilità politica e giuridica per la morte di entrambi i genitori in un attacco di un drone Usa nel mese di agosto 2012 durante un matrimonio. La denuncia è sostenuta dalle ONG per la difesa dei diritti umani ECCHR e Reprieve.
Perché questo ricorso dinanzi ai giudici tedeschi? Secondo le ONG, nonché i ricorrenti, la base militare statunitense di Ramstein, che si trova nel sud-ovest della Germania, è un anello essenziale nel comando di attacchi dei droni statunitensi: attraverso i segnali satellitari, fornisce supporto logistico indispensabile per i piloti dei droni con sede negli Stati Uniti.
Der Spiegel solleva anche la questione della responsabilità legale della Germania. La base di Ramstein non è una zona extraterritoriale: è parte integrante del territorio tedesco. Tuttavia, le esecuzioni extragiudiziali da parte degli Stati Uniti, attraverso attacchi dei droni, che hanno luogo in paesi con cui né gli Stati Uniti né Germania sono ufficialmente in guerra, potrebbero valere un'accusa di omicidio per i soldati tedeschi, sulla base del diritto nazionale. Il governo tedesco ha sempre negato il coinvolgimento della base di Ramstein negli attacchi dei droni statunitensi. Ma non ha risposto alle nuove rivelazioni dello Spiegel.
Secondo i dati raccolti dal 2010 dal Bureau of Investigative Journalism, un'organizzazione britannica, il programma di attacchi dei droni degli Stati Uniti ha causato tra i 450 e i 1.000 morti in Yemen dal 2002 e almeno 2500 persone in Pakistan dal 2004. L'ultimo attacco in Yemen è stato condotto l'11 Maggio 2015. Il 18 maggio in Pakistan. Gli Stati Uniti conducono attacchi mediante droni anche in Afghanistan e Somalia.