di Giuseppe Masala
La fine dell'Euro e del IV Reich è scritta nel destino per motivi geopolitici e geoeconomici oltre che militari. Si prospetta sempre più una nuova Yalta tra USA, Russia e Cina. Come attestano le trattative in sede neutrale tra il comandante in capo dell'esercito russo e dell'esercito americano e ovviamente il vertice tra Kim e Trump. Gli USA non saranno più il "Gendarme del Mondo" e non si faranno dissanguare per contenere Russia e Cina. Ci sarà anche un accordo sul commercio internazionale come è facilmente intuibile dalle attuali trattative tra Cina e USA per riequilibrare le bilance commerciali. Rinascerà dunque anche lo spirito di Bretton Woods che considerava gli squilibri prolungati delle bilance commerciali come l'anticamera della guerra.
L'Europa egemonizzata dalla Germania è completamente tagliata fuori e sarà destinata all'implosione. Dovrà accettare volente o nolente il riequilibrio della bilancia commerciale con gli USA e prepararsi ad una grossa ristrutturazione del proprio apparato produttivo con enormi costi sociali, economici e finanziari che spingeranno ognuno a fare da sé anche alla luce delle ricriminazioni di chi ha subito per anni e anni il meccanismo perverso (e in malafede) studiato dalla Germania: costringere a piani di austerità devastanti i paesi deboli dell'area euro allo scopo di ridurli a paesi vassalli e soprattutto di diluire la forza del marco nella miseria dei paesi deboli e grazie a questo aggredire i mercati mondiali vendendo le proprie merci a prezzi stracciati.
Trump ha capito il giochino e glielo ha rotto. Da Putin non ci sarà alcuna solidarietà dopo il colpo basso del golpe nazista a Kiev e l'avanzamento della Nato (allora gestita da Obama) fino al Don. Tanto al Cremlino lo hanno capito bene che il cervello del putch nazista era a Berlino anche se la mano era polacca. Ci hanno provato per la terza volta e anche qui sono stati scoperti. La Cina ha interesse a disintegrare l'Europa per levarsi di torno un pericoloso apparato produttivo concorrente, figuriamoci se muoveranno un dito. La nuova Yalta sarà contro la Germania, come la precedente. Solo il disarcionamento di Trump potrebbe fermare questo movimento ma è ampliamente improbabile. L'Italia ha già vissuto il suo 8 Settembre schierandosi con Trump e Putin e contro la Merkel e Macron grazie al nuovo governo che ha disarcionato i lacchè di Berlino.
Questo è quello che sta succedendo, e in un paio d'anni sarà più chiaro. Chi darà fuoco alle polveri facendo crollare il IV Reich è poco importante, tanto è già stato deciso altrove. Mi gioco la mia credibilità (se c'è, per carità io non sono nessuno).
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