Il fatto che il tasso disoccupazione Italia sia il terzo tra tutti i Paesi europei non dovrebbe stupire. E nemmeno che la disoccupazione in Spagna e la disoccupazione in Francia siano gli unici tassi più alti del nostro. Per alcuni il fatto che Parigi faccia poco meglio di noi potrebbe essere una novità anche se in realtà è da anni che la Francia non riesce ad entrare a far parte dei primi della classe. Ma la vera sorpresa è un’altra. Gli Stati che hanno adottato l’euro hanno mediamente un tasso di disoccupazione superiore rispetto all’Europa presa tutta insieme.
Basta guardare due dei 30 istogrammi del grafico: quello che indica il tasso di disoccupazione in Europa considerando 28 Stati che fanno parte della Ue, e l’istogramma che prende in considerazione il tasso di disoccupazione in Europa dei soli 19 Stati che hanno adottato la moneta unica.
Risultato: i 28 Paesi (all’interno dei quali ci sono anche i 19 della cosiddetta “eurozona”) hanno un tasso di disoccupazione del 6,3% mentre quelli che hanno scelto di entrare nella moneta unica hanno un tasso medio del 7,5%, in calo dall’8% del settembre del 2018. Sopra a questa media ci sono poi, non Paesi che continuano ad usare la propria moneta nazionale, ma 4 Stati con l’euro, i già citati Francia, Italia, Spagna e Grecia.
E’ vero, però, anche il contrario, ovvero che la Germania, il pilastro della moneta unica, è il secondo Paese d’Europa con la disoccupazione più bassa, appena il 3,1% superata solo dalla Repubblica Ceca con il 2,1%. Ma è altrettanto vero che il terzo miglior Stato d’Europa per disoccupazione è la Polonia, che non ha l’euro, e che al quarto posto c’è l’Ungheria, dove si usa ancora il fiorino.
Resta il fatto che, nonostante che il tasso di disoccupazione in Europa sia più basso di 1,2 punti percentuali rispetto a quello dei Paesi dell’eurozona, il 7,5% di settembre è il dato migliore dal luglio del 2008. Il tasso di disoccupazione media tra i 28 Paesi è del 6,3%, in miglioramento dello 0,4% rispetto ad agosto del 2018 e, soprattutto, il miglior dato dal 2000. Tutto questo dovrebbe far comunque riflettere sul fatto che, nonostante il miglioramento oggettivo, il tasso di disoccupazione in Italia sia ancora a quota 9,9%.
Complessivamente in Europa le persone senza lavoro sono, a settembre 2019, 15 milioni e 635mila, la stragrande maggioranza dei quali si trovano nei Paesi con l’euro e, cioè, esattamente 12 milioni 335mila. Rispetto al mese precedente i disoccupati in Europa sono aumentati di 48mila unità e di 33mila considerando i Paesi dell’eurozona. Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, i disoccupati in Europa sono calati di 889mila unità e di 738mila nei Paesi con l’euro.
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