Mala tempora currunt per i detrattori della Brexit. Avevano vaticinato le peggiori sciagure per il Regno Unito dopo l’abbandono dell’Unione Europea, ma come spesso accade, i fatti hanno la testa dura e le previsioni catastrofiche si dissolvono come bolle di sapone.
Dapprima la risposta di Londra al virus con l’immunizzazione di massa organizzata grazie a un tempestivo approvvigionamento delle dosi di vaccino necessario, con il contestuale fallimento di tutta la strategia vaccinale pianificata a Bruxelles, adesso i dati economici che indicano un Regno Unito in ripresa economica. Un balzo in avanti che sarebbe anche superiore agli Stati Uniti.
Come rivela la banca d’affari Goldman Sachs il Pil del Regno Unito quest'anno crescerà di un "sorprendente" +7,8%. Mentre il Fondo Monetario Internazionale prevede che il Regno Unito, la quinta economia mondiale, nel 2021 cresca del 5,3%, riferisce l’agenzia AGI.
Ma non finisce qui: rispetto alle già ottime previsioni di recupero dell’economia, senza tra l’altro dover attendere ‘fantastiliardi’ concessi da Bruxelles in cambio di pesanti condizionalità, vengono registrati segnali di un'accelerazione nel ritmo della ripresa britannica, grazie alla rapidità con cui sono stati distribuiti i vaccini, che attualmente sono stati somministrati a più della metà della popolazione.
Qualcuno pronosticava l’arrivo delle cavallette, carenze di farmaci e alimenti, una crisi economica devastante. Niente di tutto questo è accaduto. Anzi, mentre l’Unione Europea annaspa incapace finanche di immunizzare in tempi decenti la popolazione e il Regno Unito torna a vivere e crescere, questi continuano a pontificare dall’alto dei loro eclatanti fallimenti.
Sterlina in caduta libera, banche pronte al trasloco, perdite miliardarie e persino cibi a cui dire addio. Ecco le conseguenze della #Brexit
— Myrta Merlino (@myrtamerlino) October 23, 2016
L’Europa non deve temere la Brexit, ma dobbiamo solo avere pietà per i poveracci che hanno votato per farsi del male, prima con la Brexit nel 2016 e ora votando per un bugiardo di nome Johnson.
— Alan Friedman (@alanfriedmanit) December 13, 2019
Insomma, come il Regno Unito ci mostra in maniera inconfutabile, c’è vita fuori dall’Unione Europea.
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