Dal 2 gennaio la nostra pagina Facebook subisce un immotivato e grottesco blocco da "fact checker" appartenenti a testate giornalistiche a noi concorrenti. Aiutateci ad aggirare la loro censura e iscrivetevi al Canale Telegram de l'AntiDiplomatico
Deutsche Bank ha dichiarato che chiuderà le sue attività in Russia. Il precedente annuncio del prestatore, giovedì scorso, in cui si diceva che sarebbe rimasto, è stato accolto con aspre critiche da investitori e politici allo stesso modo.
"Stiamo chiudendo le nostre attività rimanenti in Russia mentre aiutiamo i nostri clienti multinazionali non russi a ridurre le loro operazioni", ha precisato ieri Deutsche. "Non ci saranno nuovi affari in Russia".
La dichiarazione è arrivata appena un giorno dopo che l'amministratore delegato Christian Sewing aveva affermato che la banca con sede a Francoforte non si sarebbe completamente ritirata dalla Russia, poiché una mossa del genere "va contro i nostri valori".
Sewing ha aggiunto che non sarebbe "la cosa giusta da fare in termini di gestione delle relazioni con i clienti e aiutarli a gestire la loro situazione".
Il primo annuncio è stato respinto da Bill Browder, un investitore che fa una campagna per smascherare la corruzione, il quale ha spiegato che, rimanendo in Russia, Deutsche era "completamente in contrasto con la comunità imprenditoriale internazionale e creerà contraccolpi, perdendo reputazione e affari in Occidente. "
Fabio De Masi, ex membro del Bundestag tedesco e eminente attivista contro la criminalità finanziaria, ha sottolineato che la decisione iniziale di Deutsche Bank di non ritirarsi dal Paese era dovuta ai suoi stretti legami con l'élite russa, molti dei quali sono soggetti alle sanzioni imposte contro Mosca sopra la sua offensiva in Ucraina.
Deutsche Bank si unisce ora a una lunga lista di giganti aziendali che hanno recentemente annunciato l'intenzione di chiudere le loro attività in Russia.
di Alessandro Orsini* Risposta, molto rispettosa, a Liliana Segre. Il dibattito sul genocidio a Gaza, reale o presunto che sia, non può prescindere dalle scienze sociali. Nel suo...
di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico In più di una circostanza ho scritto che oltre agli USA a vivere una situazione estremamente complessa in materia di conti con l'estero (debito/credito...
Come ha riportato ieri il New York Times, che ha citato funzionari statunitensi a conoscenza della questione, il presidente degli Stati uniti d’America, Joe Biden avrebbe approvato l'impiego...
In una conferenza tenuta nella capitale armena Yerevan e ripresa oggi da Svetlana Ekimenko su Sputnik, l'economista di fama mondiale Jeffrey Sachs ha dichiarato come il "mondo sia in bilico e sull'orlo...
Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa