Il debito federale Usa e l'austerità dell'UE



di Alessandro Volpi

Gli Stati Uniti hanno fatto lievitare il loro debito federale e continueranno a farlo crescere per finanziare la spesa pubblica, che si affiancherà alla enorme liquidità dei grandi fondi finanziari già in possesso del 40% delle 500 più grandi società mondiali. La Federal Reserve stampa dollari, paga una parte del debito americano mentre l'altra è pagata in larga misura dai fondi finanziari.

Esiste quindi un capitalismo in cui fondi finanziari, Fed e governo partecipano avendo nel dollaro la merce più pregiata, scelta come moneta unica della grande finanza e così, di fatto, imposta al mondo.

L'Unione Europea, e in particolare l'Eurozona, vuole stare dentro questo capitalismo scegliendo la strada dell'austerity, senza fare debito e rifiutando qualsiasi ipotesi di utilizzo dell'euro per il finanziamento del debito stesso, anzi imponendo agli Stati una riduzione dei loro debiti. In estrema sintesi abbiamo un capitalismo globale dove gli Stati Uniti della Finanza usano debito e liquidità in dollari senza limiti mentre l'Europa misura i debiti per non indebolire l'euro, cancellando così la tradizione degli Stati sociali e finendo, in toto, preda dagli Stati Uniti. Però in Italia discutiamo di affidabilità e responsabilità.

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