Elezioni in Francia. Perché le borse festeggiano?

di Alessandro Volpi

Dopo i risultati delle elezioni francesi le Borse festeggiano. Certo una seduta non è indicativa ma può suggerire qualche immediata considerazione.

Provo a metterne in fila tre. La prima. La grande finanza non crede più alla capacità di Macron di creare una turbofinanza europea a trazione francese contro i colossi Usa del risparmio gestito. Meglio allora una destra che accetta il liberismo di stampo americano e spingerà per un accordo tra Amundi, le banche francesi e i colossi a stelle e striscie. Non servono né Letta, né Draghi, la Francia tratta direttamente con Larry Fink e vende il proprio debito pubblico, che con Macron costa tanto, a tassi più bassi garantiti dai grandi fondi.

La seconda. In ogni caso la Bce di Madame Lagarde sarà ferma sui tassi alti, motivandoli con l'incertezza politica francese e allora le banche festeggiano perché faranno ancora profitti d'oro.

La terza, più banale. La politica conta comunque poco anche quando gli elettori e le elettrici vanno a votare e la seduta di oggi è una delle tante sedute ormai dominate dai giganti della liquidità.

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