di Paola Di Lullo
Ha lasciato ieri il porto di Napoli il veliero al Awda. Direzione Palermo, dove si ricongiungerà alla Freedom, la Maired e la Filestine, le altre tre imbarcazioni della IV Freedom Flotilla. Ultima tappa italiana, e poi, direzione Gaza. Napoli, Palermo, Gaza, bagnate tutte dallo stesso mare, quel Mediterraneo un tempo culla delle più antiche e preziose civiltà, oggi, grande tomba per chi ha avuto la sfortuna di nascere dalla parte sbagliata.
Questo il messaggio di ringraziamento dedicato agli attivisti del Coordinamento Napoli Palestina :
"15 luglio 2018
Ai sostenitori della Palestina a Napoli, Italia
C / o coordinamento Napoli Palestina
c / o Presidio di Salute Solidale
Napoli, Italia
Cari amici di Gaza a Napoli,
La Coalizione Internazionale Gaza Freedom Flotilla ringrazia tutti i sostenitori della Palestina per il vostro meraviglioso benvenuto a Napoli per le navi Al Awda e Freedom della Gaza Freedom Flotilla 11-15 luglio 2018. Gli incredibili eventi pubblici che avete organizzato per i napoletani e l'equipaggio e i delegati della nave che potrebbero affrontare le terribili condizioni dell'occupazione israeliana e il blocco della Cisgiordania e di Gaza sono stati molto importanti e di successo.
La gentile assistenza dei medici per l'acquisto di forniture mediche non deperibili per un valore di 5.000 euro per il popolo di Gaza è stata fondamentale.
Grazie alla vostradedizione e assistenza, siamo stati in grado di acquistare 5.000 euro di forniture mediche
La vostra dedizione ed energia per il popolo palestinese, dimostrata alla Freedom Flotilla Coalition durante la nostra visita di cinque giorni a Napoli, è stata eccezionale. Vi ringraziamo molto per gli splendidi eventi messi in campo a Napoli per sensibilizzare i cittadini e renderli più consapevoli delle condizioni a Gaza e in Cisgiordania. Grazie per l'ospitalità offerta a tutti i partecipanti e l'equipaggio delle nostre due barche Al Awda e Freedom.
Ringraziamo il Presidio di Salute Solidale e il Coordinamento Napoli Palestina e il Comitato di accoglienza Freedom Flotilla ed Emergency per l' organizzazione e la realizzazione del nostro benvenuto.
Non vediamo l'ora di tornare a Napoli in ognuno dei nostri viaggi per rompere il blocco illegale israeliano su Gaza e continuare il nostro lavoro insieme fino a che i palestinesi non saranno liberi dall'occupazione israeliana.
Palestina libera,
Comitato direttivo
Freedom Flotilla Coalition"
Tanti gli eventi cui hanno partecipato, in questa cinque giorni no stop, gli attivisti a bordo.
Tanti gli eventi cui hanno partecipato, in questa cinque giorni no stop, gli attivisti a bordo.
Il programma dettagliato qui
Un fuori programma, la visita di Luigi de Magistris, venerdì 13, alle ore 12. Il sindaco di Napoli non ha mai fatto mancare la sua solidarietà alla causa palestinese ed è, per questo motivo, stato più volte bersaglio di attacchi trasversali. Gigino, come lo chiamiamo a Napoli, ha visitato le due barche, al Awda e Freedom, parlato con i membri dell'equipaggio, e poi dichiarato :
"Se non ci fossero porti chiusi sulla sponda sud del Mediterraneo verrebbe meno l’urgenza dell’esodo per molti abitanti di questo pianeta. Per questa ragione ho fatto visita a due imbarcazioni della Freedom Flottilla ormeggiate nel porto di Napoli. La Flottilla è una missione pacifista e umanitaria che tenterà di rompere, festosamente, il blocco navale patito da Gaza e dai gazawi. Ho salutato l’equipaggio, donne e uomini provenienti da diverse parti del mondo che hanno deciso di spendere parte del loro tempo in questa straordinaria impresa che avrà sempre il merito di porre l’attenzione su un embargo estremo e sottaciuto dalla comunità internazionale e dall’opinione pubblica mondiale."
Già, l'atmosfera festosa che si è respirata a Napoli in questi giorni, speriamo abbia dato carica positiva agli attivisti, ben consapevoli di quanto li aspetta. Nessuna imbarcazione riuscirà a violare l'illegale embargo posto da Israele sulla Striscia di Gaza, ma loro sono consapevolmente determinati a tentare. Le varie soste nei porti del Mediterraneo hanno avuto lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica. E noi aspettiamo con ansia che lobotomizzati di ogni sorta, riprendano coscienza e comincino a denunciare i crimini israeliani.
Eh sì, perché bloccare in acque internazionali una barca battente bandiera di un qualsivoglia paese sovrano, è un crimine, un atto di pirateria marittima, vietato dalla Convenzione di Montego Bay, in vigore dal 1994.
Così come confiscarla ed arrestarne gli attivisti, rei di star navigando.
È successo ad altri prima di loro, dalla Mavi Marmara nel 2010, all'ultima, la Women's Boat, nel 2016.
Grazie al Coordinamento Napoli Palestina, ed al loro interessamento, le navi porteranno, meglio, proveranno a portare a Gaza, un po' di quelle medicine che, soprattutto dal 30 marzo ad oggi, sono quasi introvabili.
Per essere esatti, il Coordinamento ha messo in atto una serie di iniziative volte alla raccolta fondi da destinarsi all'ospedale al Awda di Gaza, ma ha accompagnato alcuni degli attivisti al Presidio di Salute Solidale. E lì, sarà stato Ippocrate, sarà stato il pensiero di oltre 15.000 feriti in 100 giorni, sarà stata l'atmosfera, che ha ben predisposto anche me, scettica al punto che manco un centesimo avrei donato, certa dello spreco, i medici hanno scelto di donare :
4200 tamponi di garza sterili 36x40cm
3000 pastiglie di garza sterili 18x40cm
4050 tamponi di garza sterili 10x10cm
480 suture 5/0
600 suture 6/0, il tutto per un valore di 5000 euro.
I membri della Freedom FLotilla, come si legge dalla loro pagina web, quest'anno saranno :
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