Bene, ora che il meme di Bernie Sanders ha attirato la vostra attenzione prendetevi del tempo per andare un po' più a fondo e capire chi è e cosa ha fatto.
Bernie è il fautore della nascita di una sinistra socialista americana come non si era mai visto negli Stati Uniti. Ha saputo, senza mai cambiare i propri ideali, coinvolgere milioni di giovani e giovanissimi su idee profondamente socialiste, portandoli sul piano della lotta di classe, in un paese che per decenni l'ha demonizzata.
La crisi finanziaria del 2008, le guerre infinite in Medio Oriente, la fine dell'American Dream e la sempre più grande precarizzazione della vita sono stati una scure sulle vite degli americani che hanno visto le illusioni del libero mercato sciogliersi al cospetto delle centinaia di miliardi regalati alle banche e ai milioni di poveri senza nemmeno il diritto di curarsi.
Sanders non è diventato presidente, il Partito Democratico è fin troppo liberista per permettere ad uno come lui di fare un tale cambiamento radicale. Alle primarie presidenziali lo hanno ostacolato in tutti i modi e fatto in modo che perdesse, ma le buone idee, una volte tastate, i popoli non le dimeticano.
La differenza tra Sanders e Biden è che il primo la sanità la rende gratuita ed Universale, il secondo mantiene le lobby delle assicurazioni sanitarie ma con un transgender come segretario alla sanità.
Come i Repubblicani ma un po' più arcobaleno.
Ecco perchè quell'immagine di Sanders all'inauguration day è significativa. Parla di un'America che ha esultato per la sconfitta di Trump ma non si aspetta assolutamente nulla da Biden e dal vecchio sistema Dem.
Mentre lo show, un po' patetico e kitsch, del giuramento si svolgeva come sempre nelle viscere del paese una sinistra socialista ribolle e tolto Trump può ora organizzarsi ed innalzare uno scontro politico ed ideologico contro un intero sistema che non riesce più a sostenere sé stesso.
Vi consiglio i due testi in foto, scritti ovviamente da Bernie stesso.
Oltre i meme, verso la conoscenza di ciò che ci circonda.
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