di Danilo Della Valle
Pavel Grudinin, ingegnere ed imprenditore agricolo cinquantesettenne, sarà lo sfidante di Putin per il Partito Comunista della Federazione Russa alle prossime elezioni del 18 Marzo 2018. Questo infatti il risultato sancito dal congresso del Kprf del 23 Dicembre. Pavel Grudinin in realtà risultava anche il vincitore delle primarie del Left Front, la coalizione delle forze alla sinistra del Kprf che ha deciso di fare fronte alle prossime elezioni presidenziali per "rappresentare la vera alternativa di Paese, quella socialista".
Il nome dell'imprenditore sembra quindi aver messo d'accordo un pò tutti, dai più giovani che chiedevano un rinnovamento nel Partito e contestavano la perenne candidatura dello storico Gennady Zyuganov, ai più vecchi che sembravano sul punto di scatenare una scissione nel caso la leadership avesse valorizzato una corrente interna rispetto ad un'altra.
Ma chi è Pavel Grudinin, l'uomo a cui il popolo comunista di Russia ha affidato la sfida impossibile delle elezioni 2018?
Grudinin è un imprenditore del settore agricolo, non molto conosciuto al grande pubblico russo ma con una storia alle spalle degna di esser raccontata. Il progetto di cui è a capo è una "cooperativa agricola" (o fattoria collettiva) che ha avuto grande successo in Russia: la "State Farm Lenin" non solo produce e vende bene i propri prodotti, ma addirittura ha dovuto più volte respingere gli assalti di imprenditori e speculatori che hanno tentato di comprarla. Il progetto si basa in parte sull'idea sovietica di fattoria collettiva, i lavoratori hanno dei salari quasi tripli rispetto alla media russa (circa 1.500 dollari) e i profitti vengono in larga parte investiti per sviluppare programmi sociali per i lavoratori e le loro famiglie, che dispongono di case, parchi giochi, cure mediche e istruzione scolastica in maniera assolutamente gratutita. Proprio per questo molti giornali hanno ribattezzato l'azienda alle porte di Mosca "una comune socialista".
Per Grudinin il futuro è rappresentato dalle imprese collettive o "socialiste", come dice lui, per poter contrastare la lotta alla povertà ed alle diseguaglianze, lotta che alla prima uscita da candidato Presidente ha detto di voler combattere e vincere più di ogni altra cosa. Vedremo intanto come sarà portata avanti la campagna elettorale da Grudinin e dal suo staff, con a capo addirittura Gennady Zyuganov, che dovrà esser per forza di cose basata su due livelli: uno personale, vista la scarsa celebrità del cadidato e uno politico, dove si dovrà dare forza alle proposte più "radicali", o nostalgiche secondo alcuni, di Grudinin. Che la sfida abbia inizio.
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