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Nonostante il fatto che la lotta contro i caccia nemici non sia una priorità del sistema antiaereo russo Prometheus S-500, questo complesso è in grado di ridurre seriamente l'efficienza degli aerei da combattimento dei nemici, grazie a un potente insieme di sensori e integrazione con altri complessi di difesa aerea, scrive MilitaryWatch Magazine.
Le caratteristiche del sistema S-500 - ad esempio un raggio di 600 km - non hanno eguali e molte volte superiori alle capacità delle loro controparti più vicine, gli statunitensi THAAD e Patriot, possono colpire a un massimo di 200 km. Ancora più impressionante è la capacità di Prometheus di intercettare bersagli ipersonici che si muovono a una velocità superiore a 10 Mach (le possibilità dell'S-400 sono limitate a 8M).
Infine, la potenza e la varietà dei sensori S-500 consentono al complesso di rilevare bersagli di tipo aeronautico a una distanza di 800 km, puntare missili antiaerei verso satelliti e missili balistici intercontinentali, nonché condividere informazioni su bersagli con altri sistemi antiaerei, come gli S-400, S-350 e Buk.
Tuttavia, il contributo di Prometheus alla lotta contro l'aviazione in prima linea non si limita al targeting. Nella moderna guerra aerea dei paesi occidentali, i radar volanti e gli aerei di rifornimento svolgono un ruolo importante. I primi trovano bersagli per i velivoli stealth F-22 e F-35, i secondi ampliano il proprio raggio d'azione (molto modesto nella versione base). La capacità dell'S-500 di abbattere aerei a distanze fino a 600 chilometri cambia le regole del gioco, poiché allontana l'uso di radar aerei e aerocisterne dal teatro delle operazioni. La capacità del sistema russo di abbattere i satelliti complicherà anche il lavoro dell'aviazione nemica, poiché gli stessi F-22 e F-35 dipendono molto dal loro aiuto.
L'S-500 è un supplemento all'S-400 e un sostituto del missile antibalistico A-135 e potrebbe rendere obsoleti i sistemi missilistici statunitensi come il Patriot e il THAAD, nonché i caccia stealth di quinta generazione come gli F-35 e F-22.
Il vice primo ministro russo Yuri Borisov ha informato che il nuovo sistema antimissile è già in fase di scheieramento, secondo quanto riferisce l’agenzia Tass.
“I test sono terminati e le prime forniture di questo complesso sono iniziate. Non è ancora la gamma completa richiesta da Almaz-Antey Concern. Le configurazioni del complesso sono state discusse", ha affermato Borisov.
I cieli russi sono praticamente blindati. La tanto sbandierata superiorità dei cieli vantata dagli Stati Uniti, a questo punto, possiamo dichiararla definitivamente archiviata.
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