Anche questo Natale, nonostante la pandemia, la cucina de “L’altro Uomo” è per le strade di Atene, a mangiare insieme alle migliaia di persone che un pasto caldo non possono più permetterselo.
Chi ha letto ‘Memorandum’ conosce la storia di Kostas, l’uomo che ha cambiato vita cucinando in giro per la Grecia per combattere la crisi e le disuguaglianze.
E il mio pensiero di Natale nasce proprio da quanto ho imparato dalla storia de “L’altro Uomo” e della cucina sociale. Abbiamo molti modi, diversissimi, per denunciare lo schifo di condizione in cui le scellerate politiche dell’Unione europea hanno condannato milioni di persone. E per provare a venirne fuori. Sono tutti validi.
La cosa importante è non arrendersi all’idea che lo stato di cose sia ineluttabile. Il nostro giorno arriverà. L’importante è restare in piedi senza perdere la speranza.
Buon Natale a tutti voi.
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