Le bolle dei social-network esploderanno nella vita reale?

11 Gennaio 2021 13:00 Antonio Di Siena

Al principio la piattaforma era una sola e ci si stava indistintamente dentro tutti quanti. Più o meno pacificamente.
La logica delle interazioni social, però, esattamente come avviene in massima parte per quelle reali, ha iniziato a spingere ogni profilo a cercare contatti a lui “compatibili”. Creando così una bolla per ogni utente e finendo per rinchiuderlo dentro di essa.
Le bolle sono proliferate, crescendo di numero e grandezza, diventando al contempo sia un’opportunità di business per altre piattaforme concorrenti (nate per soddisfare i bisogni di specifiche bolle) sia causa di aumento dell’entropia nel sistema dei social network. E quindi della narrazione dominante.
Alcune di queste grandi bolle (a torto o a ragione) sono diventate un tale problema di “ordine pubblico” del web da meritare prima sanzioni e restrizioni sempre crescenti e, infine, la censura.
Per sfuggire alla repressione virtuale alcune di queste, diventate ormai delle mega-bolle, hanno cominciato a progettare dei contenitori appositi per continuare ad esistere. Finendo così per frammentare a tal punto la condizione di partenza che, al termine del processo, ogni bolla avrà la sua piattaforma isolata e indipendente.
Se i social network sono davvero lo specchio della società moderna - e costituiscono un elemento predittivo dell’evoluzione di questa - allora presto o tardi nella vita reale accadrà la stessa cosa.
Cosa questo implichi esattamente ancora mi sfugge. Ma assomiglia maledettamente ad uno scontro di civiltà.
P.s. Quelli che esultano oggi per le censure sui social network, sono gli stessi che domani accetteranno con entusiasmo il modello a moneta virtuale gestito dalle piattaforme. Quello che accadrà dopo lascio che lo scoprano da soli. Non voglio rovinargli la sorpresa.

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