Covid: il delitto perfetto

01 Settembre 2021 11:00 Antonio Di Siena

1 - In nome dell’Europa e dei conti in ordine fanno tagli selvaggi alla sanità e alla ricerca pubblica per dieci anni.


2 - La drastica riduzione della spesa determina la chiusura di numerosi ospedali, smantellamento di interi reparti e presidi territoriali e la pericolosa riduzione dei posti letto, pneumologia e terapia intensiva comprese.

3 - Il nuovo servizio sanitario nazionale “efficientato”, per funzionare, ha bisogno di molti meno medici, infermieri e ricercatori. I più giovani vanno a specializzarsi all’estero e restano lì a lavorare.

4 - Scoppia una pandemia e il governo, colposamente impreparato, si ritrova a gestirla con una sanità a pezzi e grandemente sottodimensionata. Posti letto e personale sanitario sono pochissimi rispetto alla necessità, la gente viene lasciata morire in corsia o a casa.

5 - Per risolvere il problema bisognerebbe, nell’immediato, investire una montagna di denaro per riportare stabilmente ospedali e posti letto entro numeri e dotazioni adeguate (anche richiamando i medici emigrati), riparando i danni prodotti in passato. Nel medio periodo programmare migliaia di nuove assunzioni di personale sanitario. Non lo si fa.

6 - Per ovviare vilmente a questa macroscopica contraddizione e contemporaneamente scongiurare altre migliaia di morti assolutamente evitabili si propende per una campagna di vaccinazione di massa - minori a rischio zero compresi - con un prodotto sperimentale autorizzato in via emergenziale.

7 - Il vaccino anti-covid diventa così la bacchetta magica per risolvere di colpo tutti i problemi della sanità pubblica.

8 - La campagna vaccinale viene affiancata da una gigantesca e martellante macchina di propaganda che polarizza il dibattito e squalifica chiunque ponga domande, anche solo di buonsenso.

9- Chi solleva dubbi o riserve sulla gestione pandemica o sul vaccino viene istantaneamente marginalizzato, ridicolizzato, messo alla gogna e additato come un pericolo pubblico per la buona riuscita dell’operazione di salvezza nazionale.

10 - Viene istituzionalizzato - e genericamente esteso - il termine “No Vax” che finisce col ricomprendere qualunque persona non si sottoponga alla vaccinazione anti-covid. Anche se in passato ha accettato di buon grado altre profilassi o ha vaccinato i propri figli.

11 - I No Vax diventano così il capro espiatorio perfetto cui addossare tutte le colpe della situazione di emergenza. Al punto che si comincia a definirli “terroristi” e viene proposto che si paghino anche le cure mediche costituzionalmente garantite (e finanziate anche dalle loro stesse tasse).

12 - L’opinione pubblica ha trovato finalmente il colpevole. Le responsabilità della politica, i tagli, il disastroso stato del Servizio Sanitario Nazionale scompaiono completamente dal dibattito.

13 - Su investimenti nella sanità, nuovi ospedali, nuovo personale, finanziamento della ricerca cala definitivamente un inquietante e vergognoso silenzio.

Se non lo capite nemmeno così mi arrendo.

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