di Giuseppe Masala
Il potente e finora considerato invincibile sistema economico-finanziario tedesco si sta accartocciando su se stesso.
Dopo la perdita di 3,1 miliardi nel secondo trimestre comunicata da Deutsche Bank (e superiore a quanto previsto nell'ennesimo piano di ristrutturazione presentato pochi giorni fa) anche la Daimler Mercedes presenta conti in rosso per 1,2 miliardi nel secondo trimestre.
La messe degli annunci di migliaia di licenziamenti da Basf, alla Bayer fino alla stessa Deutsche Bank non si contano.
E siamo sempre in attesa dei dazi di Trump e della Brexit. Gli anglosassoni quell'assurdo surplus di oltre 1500 miliardi di euro a quella perversa della Merkel glielo fanno sputare assieme ai denti.
Il governo italiano (notoriamente non prono ai desiderata dei norreni) ha il dovere di resistere. Bisogna evitare che gli europoidi scendiletto dei tedeschi tornino al potere e ci riaggancino ad un carro che verrà demolito e distrutto. Spiegare agli europoidi cosa stia succedendo è tempo perso: troppo compromessi come Draghi o troppo imbecilli e ignoranti come Zingaretti.
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