di Giuseppe Masala
Davvero lasciano stupefatti le argomentazioni degli economisti in merito alla sentenza della Corte di Karlsruhe. Gente che non perde occasione a dimostrare la loro assoluta mediocrità, assenza di cultura e di spirito critico. In particolare mi riferisco all'intervista rilasciata ieri a Repubblica dal Conte Bini Smaghi, già componente del Board della Banca Centrale Europea, dunque un vero pezzo grosso.
Questo signore derubrica sostanzialmente la sentenza della Corte a mera opinione. E questo non è scusabile, anche se si è economisti e dunque non si hanno competenze in materia giuridica, tantomeno quella riguardanti ordinamenti esteri.
Il Bini Smaghi dice "La Bce non avrà problemi a dimostrare...". Qui non si capisce un elemento basilare: un giudice - qualsiasi giudice di qualsiasi paese del mondo - quando scrive una sentenza non sta scrivendo un opinione e si apre il libero dibattito tra le parti. Il dibattito si è fatto prima secondo le procedure previste, e la sentenza è la conseguenze del dibattito. Conseguenza che non è un opinione, ma amministrazione della Giustizia. Quello che dicono i giudici si fa. Si può commentare, si può criticare - vivaddio siamo in democrazia - ma si fa. Senza fiatare.
Se qualcuno sta pensando che Karlsruhe abbia chiesto alla Bce spiegazioni e chiarimenti da esporre in tv dove la Lagarde si confronta con il Presidente della Corte con il Vespa tedesco che modera il dibattito e alla fine c'è il televoto non ha capito bene. Karlsruhe ha dato un ultimatum: tre mesi di tempo, dead line al 5 Agosto. Entro quella data la Bce deve fare quanto segue: 1) Fine Rollover del portafoglio titoli a scadenza; 2) Rispetto dei Capital Key negli acquisti di assets; 3) Basta politiche che comprimono i tassi considerati naturali. In caso contrario in data 6 Agosto la Bundesbank si tira fuori dagli acquisti della Bce e anzi deve iniziare a vendere i suoi titoli tenuti in portafoglio.
Il Presidente della Bundesbank non adempie a quanto stabilito dalla Corte? Credo che qualsiasi cittadino tedesco abbia il diritto di adire al giudice ordinario sventolando la sentenza di Karlsruhe e chiedendo che il giudice rilevi l'esistenza di reati inerenti l'attentato alla costituzione e cose così. Siccome Karlsuruhe è stata chiarissima e precisissima in ciò che ha chiesto non ci sono spazi per interpretazioni: o Herr Weidmann fa, o Herr Weidmann non fa. Se non fa, possono - immagino - esserci conseguenze non buone decise dal giudice ordinario o da chi altro è previsto se ne debba occupare secondo l'ordinamento tedesco.
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