L'Euro sopravviverà alla sentenza di Karlsruhe? Questa la risposta della Bundesbank


di Giuseppe Masala

Escono le prime indiscrezioni sulla audizione a porte chiuse di Herr Weidmann presso la Commissione Politiche Europee del Bundestag. Il sunto è questo:

1. Sentenza di Karlsruhe non riguarda la Bundesbank ma la Bce (perchè lì si decidono le politiche monetarie) e il Governo di Berlino e il Bundestag che hanno dovere di controllare la conformità di queste rispetto alla Grundgesetz;

2. Spetta dunque a Bce dimostrare adeguatezza e proporzionalità delle sue politiche monetarie;

3. Se ciò non avviene o avviene in maniera ritenuta non congrua la Bundesbank non può fare altro che uscire dalle operazioni della Bce come prescritto dal Dictat di Karlsuruhe.

Commento breve: se Weidmann voleva aiutare avrebbe detto che comunque la Bundesbank, facendo parte dell'eurosistema, è titolata a fornire le spiegazioni al governo tedesco e al Bundestag.

Non lo ha fatto, sarebbe stata una cosa tiratissima perchè Karlsruhe chiede espressamente una determina del Consiglio dei Governatori della Bce, ma avremmo capito che comunque stava lottando per salvare l'Euro. Se n'è lavato le mani, come Ponzio Pilato.

Unica soluzione percorribile: la Bce presenta la determinazione richiesta al governo tedesco che successivamente lo passa al Bundestag. La Lagarde non può farlo, è contro i trattati che danno autorità solo alla Corte di Giustizia Europea e al Parlamento Europeo in tema di politiche monetarie della Bce. Possibile soluzione in calcio d'angolo: la Bce, all'atto della pubblicazione delle minute del Consiglio dei Governatori, presenta in allegato congrua documentazione attestante la congruità e la proporzionalità delle sue manovre. Non è corretto rispetto alla sentenza ma se i tedeschi fossero italiani farebbero finta di crederci. Succederà? Non pare aria né sul fronte Bce, né sul fronte tedesco.

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