E' passato quasi sottotraccia il provvedimento di Biden denominato "Buy american" che obbliga le pubbliche amministrazioni Usa ad acquistare prodotti americani. Se ci pensate questo provvedimento riecheggia il famoso slogan trumpiano "America first", questo sta a dimostrare che un problema quando è reale si manifesta comunque e obbliga a determinate scelte indipendentemente da chi occupa la carica politica che prende le decisioni. Così è anche in questo caso: gli Stati Uniti hanno una bilancia commerciale in passivo cronico dal 1971 (lo scrivente non era manco nato), un saldo delle Partite Correnti nello sprofondo e un Niip negli inferi, in altri termini gli Usa (intesi come nazione, dunque Pubblica Amministrazione, Imprese private e famiglie) sono indebitati fino al collo e devono per forza rimediare a questo problema. In altri termini non possono più permettersi di assorbire la sovraproduzione altrui svolgendo il ruolo di "buyer of last resort" (che è intrinsecamente legato al ruolo del Dollaro come moneta di conto internazionale) e anzi devono loro aumentare le produzioni e le esportazioni verso l'estero al fine di riequilibrare la Bilancia Commerciale. Questo lo sapeva Trump, e lo sa anche Biden. E conseguentemente devono agire.
Sfortunatamente per l'Europa questo è un guaio, e lo è anche nel momento peggiore. Un guaio perchè l'Europa ha come suo primo cliente gli Stati Uniti e se questi tirano la cinghia significa che ci saranno forti ripercussioni anche a livello occupazionale. E' un guaio grosso nel momento peggiore perchè tutto ciò sta avvenendo nelle more di una crisi economica senza precedenti e dovuta all'allarme pandemia.
Già, la pandemia, quello strano allarme causato dalla circolazione di un virus e amplificato da statistiche quantomeno discutibili sia sugli infetti che sui morti. Scelte queste che hanno portato alla crisi economica devastante che tutti noi conosciamo e che è stata fondamentale per cacciare Trump dalla casa bianca. E ora, qualcuno che quelle statistiche ha avallato si ritrova oltreatlantico uno che fa le stesse cose di Trump, solo con più eleganza e con il fazzoletto a quattro punte sulla giacca à là Giuseppi.
Qualcuna credeva di essere la Bismark in gonnella e magari rischia di scoprire di essere Napoleone III.
di Alessandro Orsini* Risposta, molto rispettosa, a Liliana Segre. Il dibattito sul genocidio a Gaza, reale o presunto che sia, non può prescindere dalle scienze sociali. Nel suo...
di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico In più di una circostanza ho scritto che oltre agli USA a vivere una situazione estremamente complessa in materia di conti con l'estero (debito/credito...
di Clara Statello per l'AntiDiplomatico L’Unione Europea è stata sconfitta nella guerra in Ucraina. Lo ha detto domenica sera il premier ungherese Victor Orban parlando al canale...
di Clara Statello per l'AntiDiplomatico Esattamente una settimana fa, il premier ungherese Viktor Orban, di ritorno da un incontro con Donald Trump a Mar-a-Lago, annunciava che queste sarebbero...
Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa