Un manager italiano a Shanghai mi scrive questa mattina: "ciao Pasquale, in questo mese di settembre si sono svolte diverse fiere di tanti settori. Tutti mi riferiscono di pochissimi europei - sia come visitatori che espositori. Al di là delle motivazioni politiche, mi sembra di scorgere un cambiamento. In alcuni settori la tecnologia cinese comincia ad essere superiore a quella internazionale. So di alcuni italiani che sono andati a visitare una fabbrica di stampanti 3D che si sono trovati di fronte ad una tecnologia unica al mondo (stampanti 3D di calzature). A forza di stare a rimorchio di tedeschi e americani e distruggendo la scuola, fra un po' dovremo comprare in Cina non prodotti a poco prezzo ma prodotti tecnologici. Il futuro dell'Italia è negli scantinati".
Gli chiedo le ragioni di queste innovazioni. Secondo lui ancora non c'è stato il salto tecnologico, ma è in corso. Gli chiedo inoltre le ragioni, se gli investimenti, le tecnologie, la Legge del Lavoro, le spese per l'istruzione. Lui mi risponde: " un pò tutto di questo. E' la gestione dello Stato. Il fallimento del libero mercato".
A questo punto, tornando su di me, gli chiedo come mai Piano contro mercato non abbia sfondato in Italia per capire la Cina. Lui mi risponde: "perché sono intenti a vedersi il Grande Fratello senza sapere da dove viene questo titolo". Amare conclusioni. O si ricostruisce in pochi anni la struttura statuale o siamo fottuti per i prossimi 100 anni. Il tutto deve passare dalla ricostruzione della struttura statuale, in termini educativi, sanitari, amministrativi, di gestione del territorio e dell'assistenza, dell'Università, ecc. O la finiamo con la cooptazione o finiremo schiavi. E qui non si tratta di essere credenti o meno, ma moderni o feudali, come ci vogliono riportare.
Ora, io ho fatto una tesi sulla scuola Aldini Valeriani di Bologna che, assieme al Fioravanti, sfornava a Bologna sin dagli anni '40 tecnici che furono il fulcro dell'imprenditoria italiana, anche loro copiavano dai tedeschi, come hanno fatto negli anni novanta i cinesi con americani e tedeschi ma poi fecero, grazie alla scuola, il salto tecnologico. O sforni matematici, ingegneri, chimici, o parli di cazzate e Berlinguer (Luigi) assieme agli altri ha distrutto la scuola. Non è possibile che si parli di Lgbt a scuola e non di Orazio o Cartesio, così non si può andare avanti e la sinistra radicale che porta queste tendenze è distruttiva per il paese. Nel libro 50 anni di guerra al salario riporto la testimonianza di mia zia insegnante che un giorno, furiosa, ritornò dalla scuola imprecando Berlinguer. Ecco anche questo fa parte della guerra ai salariati perché li hai condannati a fare i camerieri dei ricchi di tutto il mondo e quest'estate ne abbiamo avuto dimostrazione. C'erano yacht ovunque, non parlavano che di questo. Una nazione si ricostruisce innanzitutto sulla scuola e dunque non devi dare soldi a Confindustria, che ne ha a bizzeffe, ma a scuola e università. E la sanità. Il salario sociale globale di classe è un meccanismo di accumulazione capitalistico e non vogliono capirlo in questo paese. Parlano di chiacchere.
di Alessandro BianchiE' autore di War Is a Force That Gives Us Meaning (2002), best seller che è stato finalista dei National Book Critics Circle Award. Ha insegnato giornalismo alle università...
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