Da quando c'è l'euro a ogni crisi il divario tra il PIL pro capite dell’Italia e quello di altri Paesi è aumentato sempre di più.
A causa della divergenza del differenziale di inflazione tra i Paesi dell’eurozona, abbiamo un tasso di cambio effettivo reale (REER) clamorosamente sopravvalutato che ci ha causato seri squilibri della Bilancia dei pagamenti.
Squilibri che per essere recuperati ci sono costati la cura Monti, cioè l’ulteriore distruzione della domanda interna per recuperare un export penalizzato dall’euro.
Senza contare lo spread che ci è costato miliardi di interessi passivi sul debito per colpa di una BC, quella europea, che non ha mai davvero fatto il proprio lavoro.
E senza contare l’austerità che ci è stata imposta dai vincoli europei.
Tutto questo è successo perché sia la struttura dell'Unione Europea che quella dell'Eurozona hanno generato nuove asimmetrie e divergenze, aumentando quelle già esistenti.
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