Il nuovo ricatto dei soliti noti: "Fate presto... con il MES"


di Paolo Desogus*

La Pasqua non ha portato consiglio. Si fanno sempre più forti le pressioni favorevoli a un accordo dell'Italia sul MES e dunque per il commissariamento del paese e della democrazia. Si sta ripresentando uno scenario non dissimile a quello i nove anni fa.


Gli attori sono sempre gli stessi: l'area prodiana del PD, pezzi di establishment che hanno come punto di riferimento il Corsera e ovviamente Repubblica di John Elkan. La novità è la presenza dei renziani, che nove anni fa non c'erano, ma che hanno oggi guadagnato la fama dei politici più venduti e insulsi della Via Lattea.


A questa gente del paese non frega nulla. È anzi probabile che lo disprezzino.


In tutti i casi non hanno alcuno scrupolo a farne carne da macello. Lo hanno dimostrato già durante il governo Monti e negli anni del governo Prodi, quando mezzo paese è stato vergognosamente privatizzato e duramente indebolito. Rispetto a quegli anni oggi però non hanno il consenso parlamentare e men che meno democratico per svenderlo ulteriormente e tirar su qualche strapuntino per sé e i propri famigli. La loro unica possibilità è quella di agire attraverso la governance europea e il dispotismo della Troika.


Il MES è la loro occasione per tornare alla ribalta.


Perché dobbiamo sacrificare il paese ancora per loro? Che senso ha dare retta ancora a questa gente? Hanno fallito e tradito il paese.


P.s. Il "Fate presto" si arricchisce di Confidustria. "Usiamo il MES, evitiamo polemiche".




*Professore alla Sorbona di Parigi

Le più recenti da Mondo grande e terribile

On Fire

Alessandro Orsini - Una risposta, molto rispettosa, a Liliana Segre

  di Alessandro Orsini*  Risposta, molto rispettosa, a Liliana Segre. Il dibattito sul genocidio a Gaza, reale o presunto che sia, non può prescindere dalle scienze sociali. Nel suo...

La doppia Waterloo della Francia

   di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico In più di una circostanza ho scritto che oltre agli USA a vivere una situazione estremamente complessa in materia di conti con l'estero (debito/credito...

Cosa significa l’assassinio di Kirillov per il conflitto in Ucraina

di Clara Statello per l'AntiDiplomatico   Esattamente una settimana fa, il premier ungherese Viktor Orban, di ritorno da un incontro con Donald Trump a Mar-a-Lago, annunciava che queste sarebbero...

Alessandro Orsini - Se il Corriere della sera esulta per il "crollo del rublo"

di Alessandro Orsini* Il Corriere della Sera oggi si entusiasma per la caduta del rublo. Lasciatemi spiegare la situazione chiaramente. Se andasse in bancarotta, la Russia distruggerebbe...

Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa