di Paolo Desogus*
Israele a che titolo partecipa alle Olimpiadi? Russia e Bielorussia, regolamento alla mano, sono state escluse per aver violato la pace olimpica che inizia una settimana prima dell’inaugurazione dei giochi e finisce una settimana dopo la loro conclusione. Nel caso dell’invasione in Ucraina la Russia ha iniziato le sue operazioni due giorni dopo la fine dei giochi invernali di Pechino 2022. L’esclusione di russi e bielorussi è dunque ineccepibile.
Perché ora questa regola non vale per Israele? Si consideri che questo paese ha ripetutamente violato le risoluzioni ONU sull’occupazione dei territori palestinesi e che il tribunale internazionale si è espresso contro i più recenti massacri condannandoli ed emettendo un mandato d’arresto contro Benjamin Netanyahu. Perché gli atleti di questo paese criminale, che ha prodotto 40mila morti in pochi mesi, non competono sotto le insegne olimpioniche come accade per russi e bielorussi.
Certo, è vero, il diritto internazionale vale quello che vale, figuriamoci la carta olimpica! Contano i rapporti di forza. Anzi, diciamola tutta: conta il colore della pelle e l’origine etnica. Secondo questa logica, ammazzare 40mila palestinesi non è un crimine. E allo stesso modo, la vendetta, la rappresaglia, la pulizia etnica sono legittime se compiute da un paese amico dei potenti.
*Post Facebook del 27 luglio 2024
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