LA GUERRA DELLA BCE ALL'ITALIA


di Thomas Fazi


Oggi lo spread continua a volare, raggiungendo il punto più alto dalla crisi del debito sovrano del 2010-2012 (se si esclude una breve impennata nel 2018).

Insomma, nel pieno della peggiore emergenza economica e sanitaria della storia d'Italia, la BCE ancora una volta non solo ci lascia alla mercé degli speculatori ma addirittura ci getta deliberatamente nelle loro fauci, dandogli il via libera per scatenare la tonnara: questo è stato il senso della dichiarazione della Lagarde dell'altro giorno. Altro che gaffe.


E non si tratta neanche di un "difetto istituzionale" della zona euro ma piuttosto di una delle sue architravi. È dall'inizio della crisi, infatti, che la BCE utilizza lo spread come strumento per mettere pressione ai governi. Noi dovremmo saperlo meglio di chiunque altro. Come ha ammesso persino Mario Monti qualche tempo fa*, e come confermato dal "Financial Times", nel 2011 Mario Draghi «decise di cessare gli acquisti di titoli di Stato italiani da parte della BCE» per far schizzare in alto lo spread e costringere Berlusconi alle dimissioni, spianando così la strada all’ascesa del governo "tecnico" di Monti.


Insomma, come ha scritto Adam Tooze della Columbia University, «dire che sono i mercati che impongono il proprio volere agli Stati dell'eurozona tramite lo spread è eufemistico. Il ruolo dei mercati obbligazionari in rapporto alla BCE e al dominante governo tedesco andrebbe piuttosto paragonato a quello di gruppo paramilitare (i mercati) che viene autorizzato a compiere un massacro mentre la polizia (la BCE) si gira dall'altra parte».


È chiara la metafora? Oggi, come dieci anni fa, la BCE sta facendo fare il gioco sporco ai mercati per scatenare una tempesta finanziaria tale da giustificare misure emergenziali. L'ultima volta servì a imporre la macelleria sociale di Monti. Stavolta, molto probabilmente, serve a farci accettare un commissariamento de facto per mezzo del MES. Ci faremo fregare anche questa volta?


[*https://www.corriere.it/…/mario-monti-renzi-disco-rotto-fis…; https://ftalphaville.ft.com/…/the-euro-is-not-a-punishment…/]

Le più recenti da Italexit

On Fire

Il gesto di Al Jolani che umilia la Baerbock (e tutta l'Unione Europea)

di Alessandro BianchiAnnelle Baerbock è il principale megafono in Europa di tutti i crimini (recenti e passati) della Nato. Impegnata in prima persona a fomentare e invocare cambi di regime, sanzioni,...

Grazie Cecilia Sala

di Patrizia Cecconi Verso la fine del 1800 il filosofo e sociologo tedesco W.M. Wundt parlò di eterogenesi dei fini come effetto di azioni umane che divergono dai fini originari producendo risultati...

Un giornalista interrompe l'ultima conferenza stampa di Blinken e pone le giuste domande

In conferenza stampa, la sua ultima nel ruolo di Segretario di Stato degli Stati Uniti, Blinken è stato interrotto da un grande giornalista, Max Bluementhal che in meno di un minuto gli ha posto...

NATO, L'ammiraglio Dragone: "Dobbiamo convincere i nostri cittadini che siamo in pericolo"

  Giuseppe Cavo Dragone, da ieri presidente del Comitato militare della Nato in un'intervista al Corriere della sera ha mandato un messaggio molto chiaro al paese. "La nostra società non...

Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa