di Leo Essen
Con una circolare diramata il 22 Novembre scorso, la Presidenza del Consiglio francese invita i membri del governo e i relativi staff a installare, entro l’8 dicembre 2023, l’app Olvid, e a usare solo quest’app per le comunicazioni ufficiali.
Le app concorrenti, usate dalla stragrande maggioranza - WhatsApp, Signal, Telegram -, non sono affidabili. La loro tecnologia di criptazione dei messaggi - crittografia end-to-end – non garantisce una sufficiente sicurezza.
Le app di messaggistica più diffuse, ha detto la Presidente Elisabeth Borne, non sono prive di vulnerabilità in termini di sicurezza (lesechos.fr).
Olvid app è un progetto di messaggistica istantanea criptata made in France. Il presidenti Macron usa Olvid già da quattro mesi.
L’adozione di Olvid non risponde solo alle esigenze di sicurezza del governo, garantisce anche l’indipendenza da app Americane (WhatsApp) e russe o filorusse (Telegram).
Olvid ci traghetta verso una sovranità digitale, ha detto Elisabeth Borne. Anche il ministro per la transizione Digitale, Jean-Noël Barrot, è entusiasta di questa supremazia digitale, e usa Olvid già dal luglio del 2022.
di Alessandro BianchiAnnelle Baerbock è il principale megafono in Europa di tutti i crimini (recenti e passati) della Nato. Impegnata in prima persona a fomentare e invocare cambi di regime, sanzioni,...
di Patrizia Cecconi Verso la fine del 1800 il filosofo e sociologo tedesco W.M. Wundt parlò di eterogenesi dei fini come effetto di azioni umane che divergono dai fini originari producendo risultati...
«È morto in ospedale l'unico soldato nordcoreano catturato finora dagli ucraini, il fante che doveva servire a dimostrare il coinvolgimento del dittatore Kim al fianco di Putin»...
In conferenza stampa, la sua ultima nel ruolo di Segretario di Stato degli Stati Uniti, Blinken è stato interrotto da un grande giornalista, Max Bluementhal che in meno di un minuto gli ha posto...
Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa