Il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, John Kirby, ha confermato che l'imminente controffensiva di Kiev, sostenuta dalla NATO, inizierà quest'estate, il che rende opportuno discutere le sfide principali che dovrà affrontare. La prima e più importante è la "gara logistica"/"guerra di logoramento" tra NATO e Russia, che il Segretario Generale Jens Stoltenberg ha dichiarato a metà febbraio. Considerando che Kiev dipende interamente dal sostegno straniero, lo stato della competizione tra i due è la variabile più cruciale.
Il secondo è collegato al precedente e riguarda il fatto che le forze di Kiev addestrate dalla NATO non sono ancora state messe alla prova in battaglia. Nonostante tutto il clamore suscitato dall'imminente controffensiva, resta da vedere se si comporteranno come ci si aspetta, poiché non hanno l'esperienza necessaria per condurre operazioni su larga scala. La Russia ha imparato dalle sue carenze che hanno causato la riconquista di Kharkhov e di metà della regione di Kherson da parte dell'Ucraina, riducendo così le possibilità che ciò si ripeta.
A questo proposito, la terza sfida fondamentale per la controffensiva è che la Russia ha fortificato le sue difese lungo la linea di contatto (LOC). Kiev farà quindi fatica a sfondare, a meno che non si verifichi un evento "cigno nero", che ovviamente non può essere escluso, ma che appare comunque improbabile. Inoltre, la battaglia di Artyomovsk ha conferito alle forze russe una preziosa esperienza di guerra urbana che possono mettere a frutto per difendere le principali città sotto il loro controllo, il che potrebbe creare altri tritacarne per Kiev.
Questo porta al quarto punto, ovvero che l'Ucraina ha già esaurito una grande quantità di equipaggiamento e personale negli ultimi 15 mesi. Il Washington Post ha richiamato l'attenzione su questo aspetto nel suo dettagliato articolo di metà marzo, a cui il Capo di Stato Maggiore polacco ha dato credito nella sua valutazione analoga condivisa a fine aprile. Queste osservazioni obiettive da parte di fonti pro-Kiev mettono in serio dubbio il successo dell'imminente controffensiva.
È proprio a causa di queste preoccupazioni che l'Ucraina ripone le sue speranze nei cosiddetti "wunderwaffen" come gli F-16, ma persino il capo dell'aeronautica statunitense Frank Kendell ha dichiarato a fine maggio che tali sistemi non saranno un “decisivo punto di svolta… per le loro capacità militari totali". Inoltre, la Russia ha già dimostrato di essere in grado di adattarsi allo schieramento da parte di Kiev di precedenti "wunderwaffen" come i droni Bayraktar della Turchia, i quali sono stati neutralizzati efficacemente da Mosca, come hanno ammesso esperti statunitensi e britannici finanziati dal governo.
Sulla base della quinta sfida chiave sopra menzionata, la sesta riguarda la crescente stanchezza dell'Occidente nel finanziare indefinitamente la guerra per procura tra NATO e Russia, che è già costata ai contribuenti oltre 160 miliardi di dollari. Il presidente della Commissione Affari Esteri della Camera, Michael McCaul, ha avvertito all'inizio di maggio che il potenziale fallimento della controffensiva nel soddisfare le aspettative del pubblico potrebbe portare a una riduzione del sostegno futuro, il che smaschera le promesse di sostegno incondizionato di altri funzionari occidentali come bugie.
Infine, l'ultimo fattore che gioca a sfavore di Kiev in vista della sua controffensiva è quello di soddisfare le aspettative irrealisticamente elevate dell'opinione pubblica occidentale di cui ha parlato McCaul, nonostante le enormi probabilità. Alcuni funzionari dell'Amministrazione Biden, anonimi, hanno dichiarato a Politico alla fine di aprile di essere molto preoccupati che ciò non accada, il che colloca la serie di attacchi terroristici dell'Ucraina da allora nel contesto appropriato, rivelando che non sono altro attacchi propagandistici per saziare le masse occidentali assetate di sangue.
Queste sette sfide chiave saranno molto difficili da superare per Kiev, il che rende probabile che il risultato della tanto sbandierata controffensiva del regime di Kiev sarà semplicemente qualche limitato cambiamento lungo la LOC. Dato che ciò provocherebbe quasi certamente una profonda delusione da parte dell'opinione pubblica occidentale, potrebbe benissimo accadere che questo risultato prevedibilmente poco brillante porti direttamente alla ripresa dei colloqui di pace entro la fine dell'anno, che potrebbero congelare il conflitto con un cessate il fuoco, se non addirittura porvi fine con una sorta di compromesso.
(Articolo pubblicato in inglese sulla newsletter di Andrew Korybko)
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