di Marinella Correggia
Un comunicato stampa della Task-Force presidenziale del Botswana emesso il 25 novembre recita letteralmente: “Informiamo che quattro casi di una variante ora nota come B.1.1.529 sono stati individuati il 22 novembre in viaggiatori risultati positivi alvirus Sars-CoV-2 nei test di routine legati agli spostamenti. I test sulla variante sono stati condotti come parte della sorveglianza genomica di routine sul Sars-C0V-2 come prescritto nei nostri piani di risposta.
Il corsivo è nostro, per sottolineare una informazione – i detentori della variante erano vaccinati - che certo sarà omessa nella narrazione ufficiale.
Il comunicato continua poi sostenendo che è ancora impossibile determinare l’impatto mondiale di questa variante che ha molte mutazioni, rispetto alla localmente dominante Delta: “Le nuove varianti possono avere un impatto sulla gravità della crisi, sulla capacità dei test di individuarle e sull’efficacia dei vaccini”.
Ed ecco il nome di una variante dominante sin dalla crisi da Covid-19: variante R. Come razzismo. Lo esercita in primis la buona, solidale Europa (la stessa che sulla crisi dei migranti alla frontiera con la cattivona ielorussia manda avanti la Polonia e gli Stati baltici https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-minsk__non__la_bielorussia_ma_lue_che_sta_strumentalizzando_i_migranti/5694_44073/).
Ecco che la Commissione europea propone di fermare i voli dalla regione sudafricana per una variant of concern (variante che preoccupa) del virus Sars-CoV-2 (sbagliamo o come tale è nominato sempre meno?). Ovviamente il governo dell’Italia fa da battistrada e il ministro della salute - è la sua dicitura ufficiale... - Roberto Speranza fa annuncia via Facebook: “Ho firmato una nuova ordinanza che vieta l’ingresso in Italia a chi negli ultimi 24 giorni è stato in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbawe, Mozambico, Namibia, Eswatini. I nostri scienziati sono al lavoro per studiare la nuova variante B.1.1.529. Nel frattempo seguiamo la strada della massima precauzione”.
Guardiamo allora ai trend ufficiali dei decessi attribuiti a Covid-19 e perfino dei “contagi” da Sars-CoV-2 2020-2021 in quei paesi dell’Africa meridionale. Si trovano per esempio qui https://covid19.who.int/ e su https://www.worldometers.info/coronavirus/ ecc.
Ora, tenendo sempre presente il criterio della mortalità per milione di abitanti, si vedrà che a parte il Sudafrica (molto affine all’Occidente per tanti versi), gli altri paesi sono ben lontani dall’Italia e dagli altri paesi europei. Se guardiamo poi al Mozambico, per 31 milioni di abitanti registra in tutto 1940 morti!
Ma il ditino puntato verso qualcun altro è la norma anche in questa crisi sanitaria. Per limitarci alla questione africana, qualcuno ricorderà di quando la stessa Oms – e i media di mezzo mondo – si allarmavano per una temibile “variante tanzaniana” che avrebbe finito per infettare il mondo visto che l’allora presidente John Magufuli riteneva che il suo paese potesse seguire una via autonoma in materia di coronavirus? Bene: la variante tanzaniana non è mai esistita. Non ne parlano più.
Aspettiamo adesso gli esiti funesti a livello planetario di un’ipotetica variante dal Mozambico. Che è piuttosto alle prese con altri tip di flagelli biblici, per esempio i cicloni (l’ultimo, devastante, l’hanno chiamato Eloise) e le siccità (ricorrenti, quelle non vengono nemmeno battezzate). E i responsabili vanno cercati altrove: nei paesi abbienti che per diventare tali hanno storicamente accumulato in atmosfera la quasi totalità dei gas climalteranti, i cui impatti solo adesso cominciano ad assaporare.
P.s. Anche Israele al momento ha annunciato i primi casi di variante e come riporta Newsweek tutti completamente vaccinati (secondo alcune fonti una dei tre casi accertati al momento addirittura con la terza dose)
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