I portoni sezionali industriali sono tipi di portoni progettati principalmente per utilizzi business, cioè commerciali o per laboratori e siti produttivi.
Sono costituiti da sezioni orizzontali, solitamente realizzate in metallo o leghe simili, che si sollevano verticalmente quando il portone viene aperto. Questo avviene grazie a un sistema di guide e cerniere, che consentono alle sezioni di muoversi in modo coordinato e che, per tali ragioni, prende il nome di tecnologia sezionale.
In questi ultimi anni sempre più aziende hanno deciso di optare per questo tipo di soluzioni, vista anche l’evoluzione delle norme in materia di sicurezza sul lavoro, sia nel nostro Paese che a livello europeo. Come vedremo in questo approfondimento, infatti, sempre più aziende decidono di ricorrere al consiglio esperto di produttori specializzati di portoni industriali, come CariniSas.it, per poter adeguare l’ambiente di lavoro agli standard vigenti.
La destinazione d’uso di porte e portoni industriali, generalmente, riguarda magazzini, stabilimenti industriali, centri logistici e altre strutture commerciali in cui è richiesto un accesso sicuro ed efficiente.
Il termine "sezionale" si riferisce alla struttura del portone stesso. Nei portoni sezionali, la superficie del portone è suddivisa in sezioni separate e disposte le une accanto alle altre: esse sono collegate tra loro tramite cerniere o snodi, in modo tale da consentire al portone di piegarsi quando viene aperto o chiuso.
Questa progettazione consente al portone di sollevarsi verticalmente quando viene aperto, occupando così meno spazio rispetto ai portoni tradizionali che si aprono verso l'esterno o verso l'interno. C’è anche da considerare che le sezioni possono essere realizzate con materiali isolanti o rinforzati, in modo tale da garantire isolamento termico, isolamento acustico e durabilità nel tempo.
Inoltre i portoni industriali possono essere equipaggiati da funzionalità extra, come i sensori anti-schiacciamento, i dispositivi anti-intrusione, i codici di accesso personalizzati e molto altro ancora.
Nel nostro Paese esistono normative e regolamenti che disciplinano l'impiego di portoni industriali e commerciali, compresi quelli simili ai portoni sezionali. C’è da precisare, tuttavia, che ogni caso è specifico e prevede l’ingaggio di consulenti ad hoc per determinare quali adeguamenti sono necessari per conformare gli ambienti di lavoro alla legge.
La principale norma a cui fare riferimento è la Direttiva Macchine CE del 2006, la quale prevede che l’onere della sicurezza di un macchinario sia da ricondurre al produttore; ciò nonostante, i portoni industriali, inclusi quelli sezionali, possono essere considerati macchine ai sensi della direttiva se soddisfano determinati criteri definiti nella stessa.
"Macchina", come sostiene la norma, è un insieme organico di parti o componenti, collegati tra loro, dei quali almeno uno è mobile e che sono uniti per un'applicazione determinata, in particolare per la trasformazione, il trattamento, il movimento di materiali o la generazione di energia, oppure per altre attività industriali o di utilità.
Lo stesso vale per il Decreto Legislativo 81/08, Testo Unico sulla Sicurezza, il quale tratta ampiamente la sicurezza sul lavoro e, pertanto, abbraccia anche l’uso di portoni industriali. Al tempo stesso definisce i criteri per la corretta analisi e valutazione dei rischi, che è fondamentale anche per l'utilizzo sicuro dei portoni industriali.
Le norme citate, in conclusione, non riguardano tanto il tipo di struttura, quanto piuttosto tutti i requisiti relativi a resistenza al fuoco, impatto ambientale e, ovviamente, sicurezza di chi presidia gli ambienti di lavoro.
di Alessandro Orsini* Risposta, molto rispettosa, a Liliana Segre. Il dibattito sul genocidio a Gaza, reale o presunto che sia, non può prescindere dalle scienze sociali. Nel suo...
di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico In più di una circostanza ho scritto che oltre agli USA a vivere una situazione estremamente complessa in materia di conti con l'estero (debito/credito...
di Alessandro Orsini* Il Corriere della Sera oggi si entusiasma per la caduta del rublo. Lasciatemi spiegare la situazione chiaramente. Se andasse in bancarotta, la Russia distruggerebbe...
di Clara Statello per l'AntiDiplomatico Esattamente una settimana fa, il premier ungherese Viktor Orban, di ritorno da un incontro con Donald Trump a Mar-a-Lago, annunciava che queste sarebbero...
Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa