Esplode lo scandalo sulle ingerenze dello Stato del Vaticano dopo la richiesta avanzata, a quello italiano, di modificare il cosiddetto ddl Zan, il disegno di legge contro l'omotransfobia. Nella nota consegnata da monsignor Paul Richard Gallagher all’Ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede, Pietro Sebastiani, giovedì scorso, durante la conferenza stampa di presentazione dell’Incontro “Faith and Science: Towards COP26”, la Segreteria di Stato pontificia ha sostenuto che tale legge violerebbe "l'accordo di revisione del Concordato".
Lo scrive il Corriere della Sera, ricordando che l'intervento del Vaticano sul governo italiano per il ddl Zan è "un atto senza precedenti nella storia del rapporto tra i due Stati. Mai la Santa Sede è infatti intervenuta nell'iter di approvazione di una legge italiana esercitando formalmente le facoltà che le derivano dai Patti Lateranensi".
Si chiedeva la segretezza da parte del Vaticano, che è stata violata, aprendo un altro fronte di domande su cui magari torneremo perché molto significativa come evidenzia Michele Arnese.
A Colonia Italia, intanto, reazioni isteriche e scomposte di tutti quei media, politici, influencer, scandalizzati (PENSATE UN PO'!) per l'ingerenza di un altro Stato sulla sovrana Repubblica italiana. Ah per la cronaca sono esattamente gli stessi che si inchinano al vincolo esterno della Nato, dell’Ue e della zona euro ogni giorno.
Il paladino del pensiero unico e testimonial Amazon, Fedez, si è lanciato addirittura in una performance da Concertone 2021:
«Ma chi caz* ha concordato il Concordato?». E ancora: «Voi avete concordato qualcosa? Ma poi non avevamo concordato, amici del Vaticano, che ci davate delle tasse arretrate sugli immobili? L’Unione Europea ha stimato cinque miliardini, forse di più…ma in realtà non si sa perché avete perso il conto degli immobili: ne avete troppi. Magari dateci quei soldini: ci servono per far andare avanti il paese. Poi potete venire a rompere le palline sulle leggi italiane, no? Sarebbe carino…».
In Colonia Italia, la politica estera e militare è vincolata alle decisioni della Nato (quindi Washington). La politica economica, finanziaria e valutaria da quelle dell’UE (quindi Bruxelles, Berlino e Francoforte). E, si, è vero il Vaticano è il nostro vincolo esterno sui temi etici. Sul perché i fenomeni da baraccone di cui sopra si sveglino “sovranisti” solo oggi contro il Vaticano, lo spiega magistralmente il prof. Francesco Erspamer in un post Facebook: “Il concordato con Amazon priva lo Stato italiano di molte più risorse che quello con la Chiesa, per non parlare delle centinaia di miliardi sacrificati al liberismo UE (ossia al diritto tedesco di far pagare il suo stato sociale al resto dell'Europa e di mangiarsene le economie). È vero che i fedeli del consumismo sono ormai molti di più dei cattolici ma non mi pare una cosa di cui essere soddisfatti. Interessante comunque che gli attacchi da sinistra contro il Vaticano si siano moltiplicati da quando il papa è Francesco, ossia il personaggio politico di gran lunga più socialista operante in Italia. A dimostrazione che i democratici e i liberal sono quinte colonne del colonialismo americano e del neocapitalismo globalista, oltre che a tragica conferma della sclerotizzazione dei loro militanti e simpatizzanti, felici di combattere battaglie ottocentesche contro mulini a vento scambiati per giganti.”
E' anche il giorno, oggi, in cui Enrico Letta - segretario di quel Partito espressione massima del vincolo esterno - “chiede” alla nazionale italiana di calcio di inginocchiarsi (tutta) alla dittatura del pensiero unico. Con le "quinte colonne del colonialismo americano e del neocapitalismo globalista" in azione in questo modo, il cappio della Nato, dell'Ue e del “concordato con Amazon” è sempre più stretto.
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