Media mainstream e politica italiana spingono sulla più bieca russofobia per far accettare all’opinione pubblica, sempre più bersagliata da un informazione fallace ed emozionale, l’entrata in guerra dell’Italia insieme alla NATO contro la Russia. L’obiettivo occidentale è chiaro: guerra aperta con la Russia, in difesa del regime di Kiev e di un’egemonia unipolare statunitense/occidentale ormai giunta ai titoli di coda.
Ma nonostante la propaganda di guerra incessante, criminalizzazione di ogni dissenso e censure, gli italiani stanno mostrando di non volere un’entrata in guerra di Roma al fianco della NATO contro la Russia.
Come l'AntiDiplomatico abbiamo lanciato oggi un sondaggio. La domanda è semplice: ‘Per seguire l'escalation imposta dalla Nato, il governo Draghi potrebbe portare presto l'Italia ad uno stato di belligeranza contro Mosca. Consideri la Russia un nemico dell'Italia?’.
Il 98% dei partecipanti (con quasi 12 mila voti al momento) hanno risposto di No - qui per continuare a votare.
La riprova che la Russia non è considerata come nemico, ma un paese con cui dialogare. A tal proposito l’Italia avrebbe potuto/dovuto lavorare per far sedere attorno a un tavolo di dialogo i dirigenti di Ucraina e Russia, proprio come ha fatto la Turchia del tanto esecrato Erdogan. Invece il governo Draghi, succube e servo di Washington, invia armi, contribuisce ad alzare la tensione e di fatto lavora per l’estensione del conflitto con il rischio concreto di uno scontro diretto sul campo tra Russia e NATO. Con le drammatiche conseguenze del caso.
I soliti noti ora diranno "che sondaggio è se il pubblico de l'AntiDiplomatico è 'filo-russo'". Benissimo. Invitiamo tutti loro a votare sul nostro canale e soprattutto facciamo un appello diretto alle altre testate giornalistiche, filo Nato, a lanciare lo stesso sondaggio. La domanda è semplice. Di cosa hanno paura?
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