Di Antonio Perillo
Ho ascoltato l'audio di Berlusconi diffuso oggi pomeriggio. Al netto dei toni e di qualche definizione, come quelle personali su Zelensky o sulle "persone perbene" con le quali Putin avrebbe voluto sostituirlo (parliamo sempre di Silvio Berlusconi!), dice tutte cose vere.
Per punti:
- "gli accordi tregua di Minsk del 2014 saltano dopo un anno". Vero, ci sono i report quasi quotidiani dell'OCSE a dimostrarlo. L'esercito regolare ucraino e le repubbliche separatiste fin dal 2015 si sparano lungo tutta la linea del fronte con le armi pesanti proibite dagli accordi (l'artiglieria) e le vittime sono state diverse migliaia fra militari e civili.
- con l'arrivo di Zelensky (2019), pur eletto con un programma che prevedeva la pace, la situazione non migliora, anzi. Il "triplicano" di Berlusconi è probabilmente un'esagerazione, ma aumentano sia il numero degli attacchi sia le truppe ucraine schierate al fronte.
- i rappresentanti delle repubbliche di Donetsk e Lugansk si recano a Mosca chiedendo l'aiuto di Putin. Verissimo, lo fanno da anni. Lo dissero anche a noi quando ci recammo in Donbass nel 2017. Chiedevano già allora il riconoscimento delle repubbliche e l'intervento della Russia. Putin ha atteso 8 anni nei quali non si è fatto sostanzialmente nulla per risolvere una questione incandescente.
- la cosiddetta "operazione speciale" di Putin intendeva rovesciare in una settimana il governo di Zelensky. Verissimo, è stata la prima fase della guerra con l'accerchiamento anche di Kiev.
- il piano russo fallì per l'inaspettata resistenza ucraina, sostenuta fin dal primo giorno dall'Occidente con l'invio di armi e soldi. Anche qui, semplici fatti.
- "non vedo come Putin e Zelensky possano negoziare". Anche questo mi sembra evidente, il negoziato vero sarebbe quello tra Nato e Russia. Gli ucraini, giustamente dal loro punto di vista, fin quando sono sostenuti resistono e combattono.
- "non ci sono veri leader in Occidente". Anche qui, Berlusconi dice una cosa verissima e sotto gli occhi di tutti. Non si scorgono in Europa o negli USA autorità politiche e morali lontanamente degne di figure del passato. Qualcuno potrebbe mai paragonare Biden, Macron e Scholz con Churchill, De Gaulle o Kennedy? E aggiungo che anche l'assenza della Merkel, per me non certo un gigante, sembra pesare moltissimo.
Queste ore i nostri media sono pieni di grida dello scandalo perché qualcuno che conta ha osato dire (parte del)la verità. E la verità, come non la si può dire in Russia, non può trapelare nemmeno nella colonia italiana dell'impero a stelle e strisce.
Faranno passare le esternazioni di Berlusconi come demenza senile e le useranno per blindare ancora più duramente la fedeltà atlantista del nuovo governo, che si annuncia allineato e coperto tanto e di più di quello di Draghi.
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