di Vincenzo Brandi*
Roma, 27 gennaio 2023
Gli ultimi sviluppi della guerra in Ucraina prefigurano drammatiche conseguenze che sembrano portarci verso una guerra totale dagli esiti nefasti.
Gli Stati Uniti ed il governo di estrema destra di Kiev rappresentato dal guitto Zelenzky – sempre più impegnato nella sua parte di eroe senza paura - avevano premuto a lungo sulla Germania perché inviasse sui fronti di guerra i suoi carriarmati di ultima generazione, i Leopard, segnando così un deciso innalzamento del livello dello scontro bellico con probabili esiti gravissimi. Il governo tedesco aveva saggiamente e disperatamente resistito rendendosi conto che alzare il livello dello scontro avrebbe danneggiato innanzitutto la Germania e tutta l’Europa e creato le premesse per una guerra globale. Ma alla fine anche il governo tedesco ha ceduto autorizzando l’invio dei modernissimi veicoli bellici sia direttamente, sia attraverso altri paesi, come la Polonia, che ne possiedono già una scorta. Questa decisione ha aperto le porte alla decisione di molti altri paesi di inviare sui fronti di guerra carriarmati e altre armi. Il Canada invierà le sua dotazione di Leopard; gli Stati Uniti invieranno i modernissimi carriarmati Abrams, anche la Spagna e persino la Finlandia (che non fa parte della NATO) faranno la loro parte.
A questo affannarsi verso l’intervento diretto in guerra l’Italia è in prima linea. In parlamento una larga maggioranza ha rinnovato l’autorizzazione all’invio di armi fino alla fine del 2023 attraverso decreti, senza passare nemmeno per un dibattito parlamentare. Il PD si è prontamente e vergognosamente allineato alle posizioni della Meloni. Hanno votato contro o si sono sottratti alla votazione solo i 5 Stelle e Sinistra Italiana, oltre a qualche deputato dissenziente del PD come Paolo Cioni. Il risultato è che l’Italia invierà a breve i modernissimi sistemi antiaerei Samp/T, mentre i Russi, per bocca del portavoce Peskov, fanno sapere che considerano tutto questo come un coinvolgimento diretto nella guerra dei paesi dell’Europa Occidentale aderenti alla NATO.
Queste azioni di interventismo bellico sono basate su una serie di bugie continuamente fornite al pubblico italiano attraverso tutti i mass media (si distingue tra tutti il mellifluo Mentana dagli schermi del TG7). La prima è che la crisi sarebbe iniziata il 24 febbraio del 2022 quando i Russi dettero il via alla cosiddetta “operazione speciale”. In realtà la crisi è iniziata nel 2014 quando l’Ucraina, che era un paese neutrale e rispettato da tutti, fu coinvolta dal colpo di stato di Piazza Maidan organizzato dagli Stati Uniti e dall’estrema destra ultranazionalista e nazista ucraina, che intendeva portare il paese in ambito NATO e anti-russo. Le regioni del sud e dell’est abitate da Russi si ribellarono e furono attaccate dalle milizie di destra ucraine dando inizio ad una sanguinosa guerra civile. La guerra in Ucraina dura quindi dal 2014 e non certo dal 2022. All’inizio i Russi furono molto prudenti e cercarono un accordo che sembrava essere stato raggiunto con la mediazione della cancelliera Merkel a Minsk. Questi accordi, che prevedevano un’autonomia delle regioni dell’Est pur nell’ambito dello stato ucraino, non sono mai stati rispettati dal governo di Kiev.
L’altra bugia è che a Kiev ci sia un governo democratico insidiato dai Russi. In realtà il governo di Kiev, che ha posto fuori legge e perseguitato tutti i partiti di sinistra e di opposizione, è dominato da formazioni ultra-nazionaliste e naziste eredi delle bande del criminale Stefan Bandera (oggi considerato un eroe dal governo ucraino) che durante la Seconda Guerra Mondiale si schierarono dalla parte di Hitler e massacrarono centinaia di migliaia di Ebrei. Ora il fantoccio Zelensky è addirittura invitato al Festival di Sanremo per fare i suoi show. Non si sa se ridere o piangere. Ma nonostante tutta questa oscena propaganda di guerra alimentata di comune accordo da Meloni e PD, risulta dai sondaggi che il 55% degli Italiani è contraria all’invio di armi ed al coinvolgimento dell’Italia. Il nostro governo, con la complicità della finta opposizione, agisce quindi contro la volontà della maggioranza dei cittadini.
* L'Articolo sarà pubblicato sul numero di febbraio ’23 de La Voce di GAMADI.