"Insider" e "Outsider": il caotico cambiamento in corso nella politica europea

di Alastair Crooke per Strategic Culture

[Traduzione a cura di: Nora Hoppe]

Il contraccolpo è iniziato. È stata lenta ad emergere, ed è in ritardo rispetto a quella degli Stati Uniti, ma è iniziata sul serio. Come ha osservato Wolfgang Münchau, ex giornalista del FT e direttore di EuroIntelligence, è: "un cambiamento fondamentale (per l'Europa), con importanti conseguenze".

È probabile che rimodelli la politica lungo una nuova linea di faglia: Non più le banali questioni della politica "uni-partitica" (pro-establishment): aliquote fiscali marginali; facili "correzioni" monetarie e il conseguente debito che si accumulerebbe. Ma piuttosto, troverebbe espressione nel confronto tra coloro che auspicano uno stravolgimento Verde della società umana, un mondo "Trans" per i bambini, un'immigrazione facile, un radicale riordino del potere tra i gruppi "identitari" nella società – e coloro che si oppongono visceralmente a tutto questo.

In Germania, questa evoluzione è in fase di "esplosione": La coalizione del Cancelliere Scholz è in grave difficoltà. C'è un controcolpo anti-Verdi. Il sostegno al Partito Verde è crollato al 13% nell'ultimo sondaggio. Al contrario, il partito dell'alt-right [destra alternativa] AfD sta attirando circa un tedesco su cinque che è pronto a votarlo.

La "CDU e gli altri partiti del centro-destra europeo avevano in precedenza corteggiato i Verdi come potenziali partner di coalizione. Ora li considerano i loro principali avversari politici", afferma Münchau.

In parole nette, mentre la maggior parte degli europei è effettivamente ambientalista (in una misura o nell'altra), è diventato chiaro a molti che l'ideologia estremista dei Verdi è talmente "Verde-Utopica" che la sua avanguardia è pronta a distruggere la società umana (o a metterla in isolamento permanente) "per salvarla". Ma il fanatismo Verde, sommato alla deindustrializzazione e all'aumento dell'inflazione, è troppo da sopportare per i tedeschi:

"Dimenticate l'UE come modello", suggeriva EuroIntelligence a maggio:

"L'UE non funge più da modello per gli altri... Essendo completamente assorbita dalla propria agenda Verde, [l'UE] sembra aver dimenticato che c'è un altro mondo là fuori che ha bisogno di partecipare a questi sforzi per essere efficace a livello globale... Non costituirebbe una vera leadership piuttosto che il modo introspettivo e moralista in cui ci muoviamo ora? ... Dobbiamo abbandonare queste ideologie basate sul sacrificio. Sono troppo costose per le nostre economie. Abbiamo invece bisogno di più innovazione e più finanza per realizzarle. Soprattutto, dobbiamo smettere di considerarci un modello per il mondo."

Anche i tedeschi stanno diventando sempre più ricettivi alle posizioni dell'AfD sull'immigrazione di massa – mentre il governo tedesco si muove per liberalizzare le leggi sull'immigrazione e naturalizzare milioni di stranieri come cittadini tedeschi. L'AfD sta raccogliendo consensi anche per la sua opposizione alle sanzioni contro la Russia che, a suo dire, indeboliscono l'economia tedesca e portano alla deindustrializzazione.

Ma ciò che ha mandato su tutte le furie i tedeschi è stato un articolo di Die Zeit in cui si affermava che la Germania sarà presto "un Paese in cui gli immigrati non saranno più una minoranza... L'integrazione è avvenuta ieri: La Germania è il secondo Paese al mondo per immigrazione, e i tedeschi originari diventeranno probabilmente una minoranza numerica tra le tante nel prossimo futuro."

Molti in Germania si sono chiesti se la diluizione della popolazione tedesca autoctona fosse semplicemente una "necessità commerciale" o una deliberata "ingegneria dell'identità", o addirittura una rotazione dell'identità. La questione è stata accennata anche nel Regno Unito da Nigel Farage, che ha denunciato la dipendenza del governo britannico "disonesto e globalista" dalla manodopera importata a basso costo. (Si noti l'etichetta di globalista affibbiata ai Conservatori).

Altri segni di questo incipiente riallineamento politico sono evidenti in Francia (con una pronunciata oscillazione a Destra) e in Spagna (dove sono state indette inaspettatamente elezioni lampo, a seguito di una forte oscillazione a Destra anche lì, nelle elezioni locali). Anche nei Paesi Bassi, gli elettori arrabbiati hanno vinto con un programma che si opponeva ai tagli alle emissioni di azoto (e all'abbattimento di massa obbligatorio del bestiame). In Austria e Slovacchia, i partiti filorussi sono in ascesa.

La rabbia cresce mentre il discorso pubblico discute all'infinito "l'assurdo" ("cos'è una donna?"), mentre tutti rinunciano a risolvere le questioni più profonde in gioco. Ciò che conferisce a questa situazione la sua particolare aria di futilità è che nessuno crede seriamente che l'Europa farà ciò che sarebbe necessario per correggere il malessere più profondo – l'impossibilità di continuare a fare ciò che ha fatto, eguagliata solo dall'impossibilità di fare qualsiasi altra cosa.

Naturalmente, in Europa, la Destra non è tutta uguale, ma le sue componenti lo sono (anche se in miscele diverse).

Per questo motivo, il contraccolpo europeo è in linea con la crisi di legittimità che colpisce oggi tutte le società occidentali, come ha osservato Malcom Kyeyune.

"L'élite al potere è sempre più arrabbiata e amareggiata dal fatto che i governati non li ascoltano più; i governati, da parte loro, sono amareggiati dal fatto che il sistema non agisca così palesemente nel loro interesse, e non faccia nemmeno più finta di farlo. Potremmo davvero svegliarci un giorno e scoprire che né i politici né gli elettori pensano che la "democrazia" stia facendo molto per aiutarli."

In Francia, gli eventi politici straordinari sono diventati la Nuova Normalità. Kyeyune osserva che:

"Le riforme sono sempre più impossibili, la sfiducia nel sistema politico aumenta di anno in anno e la legittimità di base sta lentamente fuoriuscendo dalle procedure parlamentari". Se il Presidente Macron percepisce che la Francia sta lentamente diventando ingovernabile senza misure esecutive straordinarie e politicamente discutibili, probabilmente non ha torto, e non è certo l'unico leader occidentale ad affrontare questo dilemma.

"La scorsa settimana, il candidato democratico alla presidenza Robert Kennedy è apparso in un panel di Twitter Spaces co-condotto da Elon Musk, Tulsi Gabbard e il venture capitalist David Sacks. Ha parlato per oltre due ore di una serie di argomenti, tra cui la guerra in Ucraina, la politica energetica, il controllo delle armi e l'origine del virus SARS-CoV-2. Kennedy ha deplorato l'acquisizione del Partito Democratico da parte delle aziende, ha criticato gli istinti pro-guerra del Presidente Biden, ha denunciato il dominio della politica estera degli Stati Uniti da parte dei neoconservatori e ha promosso le energie rinnovabili.

"Eppure, secondo il New York Times e la CNN, si è trattato di un'orgia di teorie cospirative di destra. "Robert F. Kennedy Jr, rampollo di una delle più famose famiglie democratiche del Paese", hanno scritto tre giornalisti del New York Times: "si è tuffato nel pieno abbraccio di una serie di figure conservatrici che hanno promosso con entusiasmo la sua sfida improbabile alle primarie al presidente Biden... Lunedì, sembrava un candidato molto più a suo agio nella rapida crescente competizione presidenziale repubblicana.

"In un'epoca precedente, Kennedy sarebbe stato universalmente considerato un candidato di estrema sinistra come Ralph Nader... Kennedy ritiene che la guerra in Ucraina sia alimentata dai "neoconservatori della Casa Bianca" che vogliono un cambio di regime in Russia. Nel suo discorso di annuncio della campagna elettorale, ha descritto la sua missione come quella di porre fine "alla fusione corrotta tra potere statale e aziendale" che minaccia "di imporre un nuovo tipo di feudalesimo aziendale nel nostro Paese."

Si tratta di un riallineamento politico vertiginoso – che stravolge tutte le categorie tradizionali e lascia in eredità solo due schieramenti: non destra e sinistra, ma insider e outsider. E a prescindere dalla sostanza delle proprie convinzioni, per i media "outsider" significa di default "teorico della cospirazione di destra".

E, com'era prevedibile, ciò ha suscitato un fiume di abusi e di rabbia:

"Le "affermazioni strampalate" e le "opinioni stravaganti" di Kennedy gli hanno fatto guadagnare "il favore della Destra"", ha lamentato Vanity Fair.

"Il signor Kennedy ha trovato un altro benefattore che sembra divertirsi a riempire la stampa di escrementi: Elon Musk", ha scritto l'Independent.

"Robert F. Kennedy Jr. trascorre un'ora a leccare i piedi a Elon Musk nello spazio Twitter", ha ringhiato il New Republic.

Rolling Stone ha deriso le sue "idee stravaganti e pseudoscientifiche" e ha etichettato Kennedy come un "candidato marginale" con "convinzioni squinternate".

Esquire lo ha definito ha definito un "No VAXX delirante" e ha criticato l'idea stessa di avere un'elezione democratica contestata", scrivono Shellenberger e Woodhouse.

Ecco, appunto: Parlare in modo critico (come ha scritto Michael Scherer sul Washington Post) significa essere un "teorico della cospirazione".

Il "vertiginoso riallineamento politico" descrive bene anche la natura del contraccolpo europeo: Le coalizioni europee di centro-destra e Verdi hanno visto nel conflitto ucraino il mezzo per centralizzare "un nuovo tipo di feudalesimo" nell'UE; per esautorare i parlamenti nazionali europei dalle loro prerogative; e per aprire la prospettiva di consolidare la strana metamorfosi della NATO da pura alleanza militare a un'alleanza di pace illuminata e progressista – che persegue "giustizia", valori e democrazia in Ucraina.

Con "i Democratici statunitensi che stanno lentamente diventando favorevoli alle aziende, alla guerra e alla censura", ha detto Kennedy, e con "i Repubblicani che stanno diventando anti-censura, a favore delle libertà civili e contro la guerra – c'è stato un tremendo riallineamento".

L'Europa sembra muoversi (in linea di massima) nella stessa direzione della politica statunitense. Le Élite Europee – come le loro controparti democratiche statunitensi – hanno abbracciato la guerra alla Russia. Le Euro-Élite hanno adottato una massiccia narrativa e controllo sociale da parte degli MSM e hanno smantellato le norme civiche di base del matrimonio tra un uomo e una donna e del genere biologico a cui molti europei ancora aderiscono.

Gli "outsider" europei hanno iniziato a gridare "Basta"! Tuttavia, possono aspettarsi di ricevere dai media main-stream lo stesso trattamento brusco che sta ricevendo Kennedy (a prescindere dalle loro opinioni). Lo Stato profondo degli Stati Uniti non si fermerà davanti a nulla per garantire che né Kennedy né Trump si avvicinino alla carica. Bruxelles agirà in parallelo, in Europa.

Dove porta questo riallineamento? In questo momento ci troviamo in un caotico periodo di rimescolamento. Kennedy, un democratico, accusato di MAGA-ismo? Straordinario! Di politica di classe non si tratta. È un nuovo riallineamento, che rimescola le vecchie categorie. E uno spostamento dei valori fondamentali tra gli "outsider" e i loro governanti. Uno dei motivi per cui sarà molto difficile decifrarlo è che gli outsider vedono ora la "democrazia" con crescente diffidenza. Questo si tradurrà in un voto tattico? "Di destra" o "di sinistra" hanno molto significato quando un Kennedy è accusato di simpatie per il MAGA?

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