Radici e prospettive del movimento contro la guerra

di Andrea De Marchis

Giorgia Meloni vola a Washington per prendere nuovi ordini da Biden sulla partecipazione del nostro paese alla guerra contro la Federazione Russa e la Repubblica Popolare Cinese.

Mentre il governo Meloni rinnova il vincolo di sottomissione del nostro paese alla NATO, la maggioranza della popolazione italiana resta contraria alla guerra contro la Federazione Russa a cui il governo Meloni ci sta costringendo. La maggioranza della popolazione italiana è contraria all’invio di armi, alle conseguenze della crisi energetica, all’economia di guerra e alla sottomissione alla Nato.

Anche se manca ancora una mobilitazione dispiegata e di massa, in tutto il paese si moltiplicano proteste e iniziative contro la guerra e in difesa dei territori pesantemente coinvolti nelle conseguenze della spirale della guerra: contro la costruzione di nuove basi militari e complessi industriali militari, contro l’utilizzo delle basi in territorio italiano per le operazioni di guerra e le esercitazioni militari, contro la militarizzazione delle scuole e il traffico di armi nei porti italiani, contro la realizzazione di infrastrutture pericolose per fare fronte all’emergenza energetica. Non solo, da anni sono attive reti di sostegno e solidarietà alle popolazioni del Donbass che per prime e da più tempo, dal 2014, sono carne da macello delle manovre della Nato in Ucraina.

E’ dalla messa in rete e dal coordinamento di queste numerose e diverse esperienze di base che può prendere forma la mobilitazione contro la guerra all’altezza dei compiti e di cui c’è bisogno nel nostro paese. Serve un movimento contro la guerra che non si limiti ad avanzare inascoltate richieste di pace ai guerrafondai, che con la sua stessa azione intralci il coinvolgimento del nostro paese in guerra, che contribuisca alla nostra liberazione nazionale dall’occupazione NATO.

Di questi temi si discuterà a Marina di Massa sabato 29 Luglio nell’ambito del dibattito “Radici e prospettive del movimento contro la guerra” della Festa Nazionale di Riscossa Popolare, alla presenza di alcune tra le realtà di base contraddistintesi per il ruolo assunto nel promuovere la mobilitazione contro la guerra che oggi serve nel nostro paese. Al dibattito seguirà la musica militante della Banda Bassotti, parte integrante con le iniziative della Carovana Antifascista delle esperienze di base che la giornata del 29 Luglio vuol valorizzare.

Le più recenti da OP-ED

On Fire

Accetti la visione del mondo di Putin? La risposta di Jeffrey Sachs che lascia il giornalista senza parole

Sembra che tu sia molto incline ad accettare la visione del mondo di Putin piuttosto che forse la cruda realtà? Domanda il giornalista Piers Morgan La risposta del Professor Sachs è...

Scott Ritter a l'AD: "La Russia assisterà l’Iran nella sua risposta"

    di Alessandro Bianchi    Fra il 1991 e il 1998 è stato ispettore Onu sotto il mandato dell'UNSCOM che si occupava degli armamenti in Iraq. Si è dimesso nel 1998...

Il simbolo sull'elmetto del soldato ucraino manda in tilt lo studio televisivo francese

Uno dei principali canali di informazione francese LCI mostra in diretta TV un soldato ucraino attualmente in Russia che sfoggia orgogliosamente un elmetto nazista delle SS. Il conduttore è visibilmente...

Attacco ucraino a Kursk: Medvedev spiega cosa accadrà adesso

ATTENZIONE! L'ANTIDIPLOMATICO SUBISCE LA CENSURA PER L'AZIONE DI AGENZIE STATUNITENSI COME LA FAMIGERATA "NEWSGUARD". ISCRIVETEVI AL NOSTRO CANALE TELEGRAM, IL MODO PIU' SICURO PER SEGUIRE IL NOSTRO LAVORO...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa