Se i Brics "farebbero meglio a sciogliersi"... allora il G7?

di Vito Petrocelli*

Un’articolo pubblicato oggi sul sito della Reuters titola: “Piuttosto che espandersi, è meglio che i Brics si sciolgano”. (https://www.reuters.com/breakingviews/brics-are-better-off-disbanding-than-expanding-2023-07-31/)

Il pezzo, firmato da Hugo Dixon, elenca alcuni motivi per giustificare questa tesi.

L’autore indica come motivo principale il rallentamento della crescita dei cinque paesi negli ultimi 10 anni e viene rappresentato con questo grafico che confronta la crescita economica tra i periodi 2002-2011 e 2012-2022.

Questo articolo è un ulteriore esempio della tendenza occidentale a screditare i Brics e la loro espansione, tentativo che non regge ad un’analisi un po’ più ampia e non schierata. In questo caso basta ad esempio confrontare i valori precedenti con quelli dei paesi G7 nello stesso intervallo di 20 anni, ma non solo con la variazione su base decennale, bensì soprattutto con i valori percentuali totali della crescita delle economie dei due blocchi.

E il castello delle congetture presentate dal signor Dixon crolla…



Nel complesso dal 2002 al 2011 le economie dei Brics crescono mediamente dell’86,8% e dal 2012 al 2022 la crescita si attenua, ma si attesta comunque al 42,4% di media tra i cinque paesi.

Questi valori sono da 3 a 8 volte più grandi della media di crescita dei paesi G7, al 12% nel decennio ’02-’11 e al 13,5% negli anni ’12-’22.

Se piuttosto che espandersi i Brics farebbero meglio a sciogliersi, allora i G7 cosa dovrebbero fare?


*Presidente dell'Istituto Italia-Brics. Articolo pubblicato il 31 luglio su www.italiabrics.it

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