Zelensky, il foglio in bianco - Faina Savenkova


Riceviamo il nuovo scritto della giovane scrittrice del Donbass Faina Savenkova e con grande piacere lo proponiamo ai nostri lettori...


--------------------
Il foglio in bianco

di Faina Savenkova

Nel 2014 avevo 5 anni e non capivo quasi nulla di politica e degli eventi che stavano accadendo nel nostro Paese in quel periodo. Guardando i vecchi video e le foto del Maidan, non si può fare a meno di avere la sensazione di assistere a una brutta rappresentazione teatrale con un regista ubriaco e attori di scarso talento. Ecco l'attore che interpreta Yatsenyuk, mentre urla con finte lacrime che si pianterà una pallottola in fronte per la Madrepatria. Ecco un nazionalista strepitante che dichiara che in un Paese in cui quasi la metà della popolazione è russa, vengono prima gli ucraini. Oppure politici guariti con un colpo di bacchetta magica da gravi malattie, eseguire l'ordine: "Alzati e cammina!". Tutto questo teatro dell'assurdo avrebbe potuto essere ignorato se non fosse iniziata la guerra e se non fosse stato versato il sangue di innocenti abitanti della Crimea, di Lugansk e Donetsk.
E così alla fine, nelle elezioni più giuste del secolo, arrivò lui, l'eroe del popolo che avrebbe dovuto fermare la guerra riconciliando Oriente e Occidente. Già. Nel corso di tre anni ho scritto molti appelli a vari leader mondiali. Ma non ho mai scritto e non scriverò mai a una persona: al presidente Zelensky. Non importa in quanti me lo chiedono. Tuttavia, recentemente ho pensato: "Cosa scrivere a questo personaggio?"
“Ciao, caro signor Zelenskyj! C'era una volta il popolo ucraino che l'ha scelta all'unanimità, credendo che lei volesse e potesse porre fine alla guerra. Lei lo ha promesso. Aveva promesso di porre fine alla repressione contro giornalisti e politici dell’opposizione, per garantire che l’Ucraina tornasse ad essere un Paese pacifico, e di far vivere le persone in modo dignitoso. Avevate promesso promesso...
Congratulazioni, ha ottenuto ciò per cui ha lavorato a lungo. Lei è il presidente...il dittatore più sanguinario dai tempi di Hitler. Non solo non ha fermato la guerra, ma ha trascinato la Russia in essa, e ora ogni giorno gli ucraini comuni muoiono sul fronte e i loro figli diventano orfani. Lei è odiato non solo nel Donbass, ma anche nella stessa Ucraina.
Promesse... Com'è finita la storia dei buoni posti di lavoro e dell'alto tenore di vita? A quanto ho capito, lei non ha pensato a tutti gli ucraini, ma solo agli amici e a coloro che siedono alla Rada? Perché non lo ha specificato subito? A proposito, dov'è la libertà di parola? Non aveva detto che l'Ucraina è uno stato di diritto? E come? Ha dimostrato la colpevolezza di Viktor Medvedchuk e di altri politici? Oppure sono stati semplicemente “dichiarati” come colpevoli, e tali inezie come le “prove” non sono necessarie nella moderna Ucraina? E che dire di “Myrotvorets”? I responsabili della creazione e del funzionamento di questo sito sono stati puniti?
State demolendo i monumenti, spostando la data del Natale, distruggendo la Chiesa... Come riesce a dormire la notte, Vladimir Alexandrovich? Un giorno, i parenti di tutti quelli che lei ha mandato a morire verranno di sicuro a chiederglielo. Gli abitanti del Donbass, Odessa, Kiev, Crimea, e di tutta la Russia. Le ricorderanno quello che ha fatto".
La mia lettera probabilmente finirebbe qui. Solo perché non è mia consuetudine lanciare maledizioni. Si può solo chiedere a Dio di sistemare le cose e di punire i colpevoli.
Potrebbe essere così. Ma sul tavolo ci sarà un foglio in bianco...

Le più recenti da OP-ED

On Fire

Accetti la visione del mondo di Putin? La risposta di Jeffrey Sachs che lascia il giornalista senza parole

Sembra che tu sia molto incline ad accettare la visione del mondo di Putin piuttosto che forse la cruda realtà? Domanda il giornalista Piers Morgan La risposta del Professor Sachs è...

Il simbolo sull'elmetto del soldato ucraino manda in tilt lo studio televisivo francese

Uno dei principali canali di informazione francese LCI mostra in diretta TV un soldato ucraino attualmente in Russia che sfoggia orgogliosamente un elmetto nazista delle SS. Il conduttore è visibilmente...

L’"eminenza grigia di Kiev" e cosa si nasconde (davvero) dietro le dimissioni di Kuleba

di Clara Statello per l'AntiDiplomatico   Dimissioni a raffica nel governo di Kiev in meno di 24 ore. Il presidente della Verkhovna Rada (il parlamento ucraino) Ruslan Stefenchuk da ieri sera ha...

Carlo Rovelli: "È questo il mondo che vogliamo?"

"È questo il mondo che vogliamo?". Con uno straordinario, per sintesi ed efficacia, post su Facebook, il professor Carlo Rovelli illustra alla perfezione che cosa sia realmente la Nato e dove sta...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa