Illuminante commento di Daniele Luttazzi oggi sul suo blog sul Fatto Quotidiano "Non c'è di che". Tema: l'ipocrisia del governo Meloni e dell'Unione Europea sull'immigrazione nel giorno del decennale della strage di Lampedusa che come l'AntiDiplomatico abbiamo ricordato con un lungo approfondimento di Michelangelo Severgnini.
Scrive Luttazzi: "Nel mondo fatato della draghetta Khy-ri, le comunità di destino, o nazioni, sono in guerra contro i trafficanti di migranti. Ignoti i responsabili delle guerre coloniali, criminali e illegali che spingono milioni di profughi a cercare scampo in Occidente. In attesa che vengano convocati tribunali internazionali a giudicare i responsabili di quei crimini, c’è chi ha stimato in 70 mila miliardi di euro il risarcimento che l’Europa deve all’Africa per i propri misfatti (guerre di aggressione, genocidi, rapina delle ricchezze, emigrazione forzata): t.ly/uXAEY".
E ancora: "All’Onu, invece di indicare la soluzione vera (stop allo sfruttamento capitalista del Terzo mondo), la Meloni ha riproposto la vecchia idea sbagliata di Minniti: un accordo con Tunisia e Libia. In pratica, l’outsourcing della tortura e del carcere. La Meloni ha l’impudenza di chiamare questo progetto concentrazionario “piano Mattei”. Le andrebbe spiegato che Enrico Mattei, presidente dell’Eni, fu animato da tutt’altra filosofia: ruppe il cartello petrolifero Usa-Uk che rapinava le risorse dei Paesi in via di sviluppo, e voleva che gli Stati proprietari delle riserve petrolifere ricevessero il 75% dei profitti derivanti dallo sfruttamento dei giacimenti. Come andò a finire? Il ministro iraniano Mossadeq, che aveva nazionalizzato il petrolio iraniano sottraendolo alle grinfie inglesi, fu deposto da un colpo di Stato pilotato dai servizi segreti Usa-Uk; e Mattei, rivelò Buscetta, fu ucciso dalla mafia italiana (esplosione del bimotore che lo riportava da Catania a Milano) come favore alla mafia Usa e al cartello petrolifero. Un vero piano Mattei? Date agli africani i 70 mila euro a testa di cui avrebbero diritto (vedi sopra), altro che Cpr e 5.000 euro di cauzione. Insomma, anche all’Onu la Meloni ha detto delle gran fregnacce. Del resto, a quante cose sbagliate ci hanno fatto credere, da quando siamo al mondo?"
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