di Sara Reginella
La prima cosa a cui ho pensato quando ho visto il video della giovane iraniana senza veli, è stata che potesse avere un disturbo psichico.
Dalle immagini non percepisco un sentimento di protesta, ma potrei sbagliare del tutto.
Detto questo, sebbene io sia fermamente contraria all'imposizione dell'hijab, che a mio avviso dovrebbe restare una scelta libera, ritengo che sbattere nei social l'immagine di una donna in intimo, di cui non sappiamo quasi nulla, e usarla come segno di protesta, non sia né un atto di sensibilità né un sistema utile all'emancipazione femminile.
Se questa ragazza stesse realmente male, ora la vera violenza l'avremmo fatta noi, in Occidente.
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