Gazprom, Trump e l'autolesionismo dell'Europa


di Alessandro Volpi*

Chi perde e chi guadagna dalla guerra. Lo scontro tra il presidente ucraino e Gazprom in merito al transito del gas russo ha prodotto il blocco dei flussi attraverso quel paese. Sono così immediatamente partite le scommesse al rialzo e il prezzo di un megawattora ha superato i 50 euro.

Per l'Italia si tratta di un danno evidente perché aveva, nel corso dell'ultimo anno, ripreso gli acquisti di gas russo, a prezzi molto bassi, con un raddoppio delle quantità rispetto all'anno precedente e con una quota totale che aveva raggiunto il 10%.

Ora, il nostro paese dovrà sopperire con Gnl proveniente dagli Usa, i cui prezzi, già alti, si sono ulteriormente impennati per effetto proprio della speculazione connessa alla vicenda ucraina e hanno raggiunto i massimi dal dicembre del 2022. Peraltro, la stessa Ucraina ha cominciato, guarda caso, a dover comprare il gas americano che sta diventando una merce molto contesa e, dunque, con prezzi destinati a ulteriori rialzi.

In fondo, Trump non deve neppure troppo minacciare il Vecchio Continente di comprare americano perché gli europei sono già abbastanza autolesionisti.

*Post Facebook del 2 gennaio 2025

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