di Marinella Mondaini
Oggi, 1 Giugno, il calendario ci ricorda che si festeggia la “Giornata della tutela dei diritti dei bambini”
Parlare di “festa” oggi, alla luce di ciò che sta succedendo nel mondo, è un’indecenza. A parte l’Ucraina, ci sono anche tante altre guerre sanguinose nel mondo, dove sono coinvolti milioni di bambini e adolescenti.
Il tema dei bambini in Ucraina, nel Donbass non è mai stato sollevato in questi 9 anni di guerra trascorsi, dal 2014 al 2022. Nessuno si è mai preoccupato dei bambini che morivano nel Donbass per colpa dell’aggressione del governo ucraino al suo stesso popolo nelle regioni sud-orientali. Dopo il 24 febbraio 2022, quando la Russia è stata costretta ad intervenire per porre fine al genocidio della popolazione inerme del Donbass, si è preoccupata di proteggere i bambini e di metterli in salvo, evacuandoli dalle zone di guerra. Nei paesi occidentali la propaganda ha protestato contro questo atto di umanità, facendolo passare per “deportazione”, perfino “rapimento dei bambini ucraini”. L’ipocrisia e la menzogna non ha mai raggiunto vette più alte.
La traduzione del testo della giovane scrittrice di Lugansk, Faina Savenkova.
“Probabilmente solo i bambini, solo noi stessi possiamo lottare per difendere le nostre vite.
Come vola il tempo … sono già passati 9 anni da quando da noi nel Donbass è iniziata la guerra.
Oggi è il 1 giugno, la Giornata della Difesa dei Bambini e per questo io dovrei essere contenta. Ma c’è un però: la guerra continua. E mentre gli esponenti dell’UNICEF e delle Nazioni Unite dalle loro alte tribune raccontano di come lottano per la vita e la salute dei bambini nel mondo, vengono accese le candele sui davanzali delle finestre di Doneck, Damasco, Kabul o Tripoli, a significare che un altro bambino che è morto in guerra. Un essere indifeso, che non ha mai tenuto un’arma in mano e non ha mai fatto del male a nessuno. E’ solo stato sfortunato. Ma a chi interessa questo? Penso che i genitori dei bambini morti vorrebbero come me chiedere perché? Perché gli adulti lo hanno permesso? Ma eccetto un gelido silenzio che penetra l’indifferenza, è improbabile che sentiamo qualcosa dai grandi uffici dell’ONU. L’Ucraina di oggi può fare tutto, qualsiasi cosa le è permesso: uccidere i bambini, distruggere le città pacifiche, svalutare le vite umane. E gli altri con entusiasmo staranno a guardare. C’è tutto per godersi lo spettacolo, in “formato tutto compreso”: guerra, omicidi dei bambini, ipocrisia, menzogne …
Realtà oggi è un giorno triste - la Giornata della Difesa dei Bambini. Ma chi li può difendere dai bombardamenti e dalla crudeltà degli adulti e, cosa principale, dalla loro indifferenza? L’indifferenza di chi li dovrebbe difendere. Probabilmente solo i bambini, solo noi stessi possiamo lottare per la nostra vita. Ogni giorno, in diversi paesi del mondo muoiono i bambini e ad ogni vita spezzata, io, crescendo, capisco quanto sia terribile per i bambini vivere in questo mondo. Ma bisogna lottare perché abbiamo una vita sola, forse breve, ma brillante. Noi, figli della guerra, cresceremo e chiederemo sicuramente agli adulti perché non possono proteggerci. Noi diventeremo coloro che con tutta l’anima vorranno la pace e un sole splendente e luminoso. Noi raggiungeremo questo obiettivo”
Come ricorda il Prof. Paolo Desogus oggi il famoso articolo di Pier Paolo Pasolini "Cos'è questo golpe? Io so" compie 50 anni. "Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica...
Sulla vicenda della donna iraniana nuda nel campus, le cui immagini sono diventate virali, monta la strumentalizzazione politica.Al di là dei proclami “social”, cosa si sa realmente?...
L'ex comandante della NATO James Stavridis ha previsto che il conflitto in Ucraina si concluderà con la conquista da parte della Russia di circa un quinto del territorio del Paese. Stavridis, ammiraglio...
Pubblichiamo questa lettera aperta che la giornalista e saggista Patrizia Cecconi ha inviato ai dirigenti di Eurospin nella quale spiega perché è semplicemente immorale vendere merci...
Copyright L'Antidiplomatico 2015 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa