Il paese (nel Mediterraneo) che non c'è

17 Aprile 2023 15:04 Michelangelo Severgnini

C'è un Paese del Mediterraneo dove il popolo ha votato il proprio parlamento, ma la comunità internazionale non lo riconosce dal 2014.

C'è un Paese del Mediterraneo la cui capitale è occupata da anni da milizie islamiste legate all'Isis, finanziate dall'Occidente.

C'è un Paese del Mediterraneo cui l'Italia invia armi di nascosto senza voto parlamentare per armare le milizie di cui sopra.

C'è un Paese del Mediterraneo cui la comunità internazionale impone sanzioni (impedendo alle legittime autorità la vendita del petrolio).

C'è un Paese del Mediterraneo al quale ogni anno rubiamo petrolio e gas, pari a un valore di svariate centinaia di milioni di euro ogni anno (la cifra esatta non si conosce perché ogni indagine a riguardo è stata affossata dai governi italiani).

C'è un Paese del Mediterraneo dove in un 20% del territorio da svariati anni si pratica impunemente la schiavitù, la compravendita di esseri umani e la tortura a scopo di estorsione su larga scala.

C'è un Paese del Mediterraneo dove la comunità internazionale ha deciso che le elezioni non si possono tenere (e infatti non si tengono da 9 anni), altrimenti vincerebbe a furor di popolo un candidato sgradito alla stessa comunità internazionale. Candidato sulla cui testa il Regno Unito e il mondo civile hanno messo una taglia.

Questo Paese esiste davvero, è spesso sulla bocca di tutti, ma nessuno lo conosce e lo racconta per quello che è. Nessun analista, nessun esperto, nessun attivista contro la guerra, per la pace blabla.

Al contrario, di questo Paese ci sono decine e decine di analisti, esperti e attivisti che ne parlano e scrivono in completa mistificazione costruendovi carriere su questa mistificazione.
Io da solo, per raccontarlo per quello che è, ci ho fatto addirittura un film e un libro. E per questo da 4 anni subisco censura, diffamazioni, minacce, azioni squadriste, intimidazioni. Non dai Libici. Dagli Italiani.

Il film può essere proiettato solo clandestinamente e lo devo portare in giro a mano in piccole sale città dopo città.

Io ho avuto il coraggio.

Troppi non hanno il coraggio nemmeno di voler sapere, pur definendosi analisti, esperti e attivisti contro la guerra, per la pace blabla.

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